Decisione storica con il voto popolare per abbandonare le attività estrattive per proteggere Yasuni, un'area estremamente sensibile a qualsiasi fuoriuscita di petrolio.
Trovato nella giungla "in stato di confusione" in una città a circa 150 chilometri a sud del confine con la Colombia
AMAZZONIA UN MONDO ALLA ROVESCIA - Il 22 agosto del 2019 il presidente del Brasile Jair Bolsonaro attaccava le Ong di essere dietro gli incendi in Amazzonia per prendere i finanziamenti internazionali.
L'alta tecnologia è arrivata nel cuore dell'Amazzonia per combattere il narcotraffico. Siamo a nord del Perù, a Buen Jardín del Callarú nella provincia di Mariscal Ramon Castilla.
Mentre le foreste dell’’Amazzonia, della Siberia e dell’Alaska bruciano, in Groenlandia i ghiacciai continuano a sciogliersi a velocità inedite.
Incendi dell'Amazzonia: si parla solo (male) del Brasile e del suo presidente conservatore Jair Bolsonaro. Ma la grande foresta si estende nel territorio di ben 9 Paesi dell'America latina. E fra gli altri governi, quello del socialista Morales (Bolivia) e quello del bolivariano Maduro (Venezuela), sono fra i peggiori distruttori della natura. Gli incendi sono aumentati anche da loro, in gran numero. E le loro politiche di sfruttamento del territorio, legali e illegali, sono a dir poco "disinvolte". Ma su di loro l'opinione pubblica mondiale tace.
WWF ribadisce richiesta al premier Conte affinché Italia promuova risoluzione straordinaria a Biarritz L’Amazzonia continua a bruciare e la sua salvaguardia e tutela è fondamentale per l’equilibrio naturale del pianeta (vedi scheda che segue il comunicato).
In fumo il polmone del Pianeta. Comunità internazionale intervenga con una task force inter-stati dotata dei mezzi necessari così come nei grandi disastri
La Terra brucia nelle zone più sensibili del pianeta come la foresta amazzonica: un numero record di incendi suscita un'ondata di critiche nei confronti delle politiche ambientali di Jair Bolsonaro. Il Presidente del Paese punta l'indice accusatorio contro le ONG, mentre la foresta più grande al mondo e le tribù che vivono al suo interno affrontano una minaccia letale per l'avvenire.
Caracas (Venezuela) – "Amazzonia venezuelana: le grida della terra e dei popoli esigono risposte" è il titolo della dichiarazione pubblicata dal Comitato centrale della Rete ecclesiale Pan Amazzonica (REPAM), a nome della Conferenza Episcopale Venezuelana (CEV), di fronte alla distruzione ambientale dell'Amazzonia venezuelana. "Sappiamo che è una situazione che interessa l'intera Amazzonia – afferma il testo della dichiarazione, pervenuto all'Agenzia Fides - e per questo, come organizzazione che comprende tutti i paesi dell’Amazzonia, vogliamo presentare alla società e a tutti coloro che consideriamo essere Chiesa, le preoccupazioni e gli appelli alla responsabilità comune, che tali situazioni richiedono".