Gli anglo-sassoni lo chiamano development, lo sviluppo legato alla persona, all’impresa, l’impresa di Andrea Sgobba, tarantino, può essere annoverata così.
Quando non riesci a mordere più nulla, mordi l’aria, quando il dolore non ti lascia, ti curi l’anima osservando ogni bambino, vedendo crescere idealmente il nipotino che non c’è più.
No, non vogliamo fare la cronaca. Stavolta moriamo dalla voglia matta di esserci nel corteo di fiaccole per Federica e Andrea.
La cronaca, se vogliamo, la lasciamo a quella bimba di tre anni che in Usa si spara alla testa con la pistola del padre, e all'indice vorremmo mettere lo Stato che là, nonostante Obama, non è riuscito a governare il sistema delle armi facili.
Ma qui la storia è un'altra: un bambino è sparato dal padre, dopo che gli ha ucciso una giovane madre, da dietro l'orecchio, perché l'omicida suicida, non ce la faceva a osservare lo sguardo interrogativo di un bambino con una domanda che è diventata di massa, oramai: perché? "Lo sa, mi dice una signora, " è stato in giro per mezzora intorno alla villa prima di prendere l'insana decisione".
Il corteo sfila in silenzio nelle strade del centro di Taranto, ora è finito il tempo delle polemiche, sul prete che davanti al feretro del duplice assassino e suicida sia augurava che gli s'aprissero le porte del paradiso per ricongiungersi alla famiglia che ha cancellato.
Ma questa sera il tema semmai è un altro: quello di fare squadra con il camper della polizia e le associazioni per offrire protezioni alle donne vittime di una crescente violenza familiare che può diventare incontrollabile. Allora questo è l'auspicio, e accendiamo la nostra fiaccola e andiamo verso il duomo, verso le anime dolci che ci auguriamo sorridano ora, di fronte alla fiammella che sale, sale sempre più verso il cielo, anche quando è spenta con quella sottile anima di fumo. Per Federica e Andrea Taranto c'è.
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Continuo il mio vagabondare nel Borgo Umbertino alla ricerca di spunti. Credetemi l’obiettivo non è fare pubblicità, le attività descritte sommariamente dei personaggi servono per far capire le risorse umane che questa città esprime.