Riceviamo e pubblichiamo - Il 22 marzo 2014 nasce Arcigay Taranto, in un territorio poco avvezzo a trattare determinati temi, che si è poi dimostrato molto più fertile di quanto si potesse immaginare, al punto da ospitare con grande successo il Puglia Pride 2016.
Il 22 marzo 2014 nasce Arcigay Taranto, in un territorio poco avvezzo a trattare determinati temi, che si è poi dimostrato molto più fertile di quanto si potesse immaginare, al punto da ospitare con grande successo il Puglia Pride 2016.
Avviato l'iter congressuale con la Direzione di ieri e con Michiele Emiliano, il goverantore della Puglia, che decide di restare e di candidarsi alla guida della segreteria del Pd c'è chi tira un sospiro di sollievo e chi va avanti per la propria strada. Ecco le posizioni:
Un Pd senza pace e sulla via della scissione è tornato a confrontarsiin Direzione, a soli due giorni dall'assemblea di domenica che ha allargato il solco tra l'ala Bersani-Rossi-Emiliano e la maggioranza renziana.
"Non voglio la scissione ma se arriva sia sulle idee e senza alibi", Matteo Renzi si esprime così nella Direzione Pd, che con 107 sì, 12 no e 5 astenuti dà il semaforo verde all'ordine del giorno, a prima firma Franco Mirabelli: si approva la relazione di Renzi e si invita il presidente a convocare l'Assemblea per avviare l'iter fino al congresso da svolgersi con le stesse regole del 2013.
"Improvvisamente è sparito il futuro dal dibattito politico. L'Italia sembra rannicchiata nella quotidianità".
ROMA – “Emiliano se proprio si sente un leader dovrebbe credere un po’ di più in se stesso e candidarsi alle primarie anziché battere ritirata al primo sondaggio letto dando poi la colpa a Matteo Renzi.
ROMA – Confronto e contendibilità del partito. Questo chiede Pierluigi Bersani al segretario del Pd Matteo Renzi, in una lunga intervista all’Huffington Post. “Chiamalo come vuoi- avverte l’ex segretario-, Congresso, primarie, ma un luogo di confronto e di contendibilità lo chiedo”.
ROMA –Andare subito alle elezioni sarebbe una scelta “irresponsabile”, ma se il premier Gentiloni si dovesse dimetterela reazione della sinistra dem “dovrebbe essere quella di preparare un’altra lista”.