En los últimos años las redes sociales se erigieron como una suerte de kiosko virtual al que acudir para informarse. Los hábitos de los consumidores han cambiado y, ahora, en muchas ocasiones, pasan por sus perfiles para consumir noticias al mismo tiempo en que disfrutan de divertimentos varios y entretenimiento. Pero si 2017 ha dejado clara una tendencia es que las firmas tecnológicas tratan, distribuyen y discriminan los contenidos informativos, lo que ha dado paso a una de sus mayores lacras, la presencia de las llamadas «fake news» o «noticias falsas».
Pubblichiamo la Rassegna Stampa scelta e curata dal nostro collaboratore di Vittorio Veneto Carlo Forin che da dieci anni pubblica con noi ricerche linguistiche sul sumero e che si diletta nell'analisi politica e suggerisce la lettura dei titoli dei giornali
In tempi in cui i giornali tradizionali vendono sempre meno copie, in cui la loro affidabilità è sempre più messa in discussione e in cui si parla (spesso a sproposito) di fake news, mi sembra doveroso parlare anche di nuove realtà editoriali che nascono e si affermano spesso nell’indifferenza (se non fastidio) dei media tradizionali.
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Enrico Mentana, direttore del Tg La7, ha spiegato in un post su Facebook come la pensa su fake news e propaganda
Riceviamo e publichiamo - Corso Formativo ODG "Facebook e il Principe. Appunti di politica e comunicazione al tempo di Internet" Laboratorio Urbano Mediterraneo
Dopo Buzzfeed anche l'autorevole quotidiano della Mela dedica un articolo al rischio fake news in Italia in vista della campagna elettorale. Nel mirino un link tra alcuni siti pro Matteo Salvini e pro M5s
Pubblichiamo la Rassegna Stampa scelta e curata dal nostro collaboratore di Vittorio Veneto Carlo Forin che da dieci anni pubblica con noi ricerche linguistiche sul sumero e che si diletta nell'analisi politica
14mila condivisioni in poche ore di una foto falsa che fa infuriare Boschi su Facebook. La replica del Movimento 5 Stelle
Con il "Trust Project" le testate ritenute affidabili riceveranno un marchio. Al via il test con 75 editori. Per l'Italia ci sono Stampa e Repubblica