Il Presidente della Repubblica al Corriere della Sera: in questi ultimi mesi in Italia numerosi casi di assassinio e di stupro. Questa intollerabile barbarie sociale richiede un'azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante.
La 29enne, incinta di 7 mesi, uccisa perché aveva scoperto che Alessandro Impagnatiello la tradiva. L'uomo ha ammesso tutto alla pm: cercava su Internet suggerimenti su come disfarsi del cadavere. L'altra donna: "Mentiva a entrambe". Il testimone: l'assassino di Giulia litigava con l'amante Troppi femminicidi in Italia, in cinque mesi uccise 47 donne - Prese a martellate la moglie: 6 anni di carcere.
Violenza sulle donne: fermato col cadavere della moglie in una valigia nel bagagliaio dell'auto su cui viaggiava con i suoi due figli di 6 e 7. L'uomo un cittadino francese era di ritorno dall'Italia in Francia
Tra qualche giorno ricorderemo la storia di Francesca, per non dimenticare nulla della mattanza che è destinata alle donne, come fossimo pecore destinate a belare o al macello.
Il mese di Marzo è il mese delle donne, anche se la fotografa Rosa Colacoci con Lotto Marzo ieri sera ha detto che ha voluto rompere lo stereotipo della festa e mettere le donne di ogni tempo, lavoro e occupazione sul manifesto. Una liberazione.
Uno spettro aleggia nella sala della biblioteca civica di Crispiano gremita di donne, lo si percepisce alla fine della discussione, è quest’ involuzione sui temi: donna, famiglia e violenza di genere dell’attuale governo giallo-verde, ma alla fine è dettaglio, quisquiglia rispetto alla voglia di nuova resistenza, anzi resilienza che nasce dalla rete e dagli incontri.
L’ultimo femminicidio nasce in casa Uil, Michela Bailo, la 35 scomparsa a Brescia il 29 Luglio, era una collega di Fabrizio Pasini, 48 bresciano che alla fine ha confessato.
Rita Lanzon, la mamma di Federica e la nonna di Andrea, porta un vestito chiaro, il volto disteso della combattente e il sorriso; sorrisi anche nell'immagine che sovrasta la stanza come angeli custodi di un dolore che doveva farsi pubblico, che pubblico diventò, innervandosi nell'animo di una città che non dimenticherà mai: «siamo una squadra» dice Rita «che ha visto il coinvolgimento della mia famiglia per la realizzazione di questo sportello nel nome di Federica e Andrea»
La Convenzione per l’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione Contro le Donne - CEDAW- è stata adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1979 e ratificata dall’Italia nel 1985.
Certo la presenza dei centri antiviolenza è indispensabile, tuttavia spesso, per paura o inconsapevolezza la donna non ci si rivolge, o non fa in tempo, arriva prima il mostro.