Continua a peggiorare il clima politico in Nicaragua, dopo che il governo del presidente Daniel Ortega ha messo nel mirino della repressione la Chiesa cattolica, accusata di aver tentato un colpo di stato. Ieri a Managua la solidarietà dei fedeli al clero sotto accusa.
Non si fermano gli scontri in Nicaragua, nonostante i tentativi di negoziati da parte del Presidente Daniel Ortega. Altro sangue per le proteste sociali che da due mesi dilagano nel paese. Altri due morti a Masaya. E sale così a oltre 100 il bilancio dei morti dal mese di aprile. Ovvero dall’inizio delle manifestazioni. La gente è stanca, dice un uomo con il volto coperto da una maschera. Noi non ci arrenderemo.