Il rogo che da tre giorni devasta l'isola non è ancora sotto controllo, ma i vigili del fuoco fanno piccoli progressi per arginarlo.
Il bilancio dei roghi che hanno quasi raso al suolo una città dell'isola di Maui potrebbe peggiorare ancora, dal momento che i soccorritori hanno ispezionato solo il 38% dell'area.
Le forze dell'ordine hanno eseguito il sequestro della struttura andata a fuoco lo scorso 29 luglio.
Le fiamme, divampate per motivi ancora da accertare, sarebbero partite dal piano inferiore. I vigili del fuoco immediatamente intervenuti hanno prima circoscritto e poi spento il rogo. Non risultano feriti.
Un corto circuito in un tunnel di Yanaquihua avrebbe provocato il disastro. Solo 12 i corpi recuperati al momento. Le ricerche a oltre 100 metri sotto terra riprenderanno oggi. Per le autorità peruviane è uno dei più gravi disastri minerari mai registrati.
Le fiamme divampate in un capannone in via del Ponte di Piscina Cupa, a Castel romano. I vigili del fuoco hanno lavorato anche con mezzi aeroportuali.
L'incendio è divampato nella Nitrolchimica che si occupa del recupero di solventi e di smaltimento di rifiuti pericolosi. La colonna di fumo nero è visibile a chilometri di distanza.
Distrutte diverse strutture in legno in un'area boschiva nei pressi dell'ex Country Club e di un camping.
Le fiamme sarebbero partite da un deposito di autodemolizioni vicino al Parco di Centocelle e si stanno diffondendo rapidamente a causa del vento. Chiuso un tratto della Palmiro Togliatti. Gli abitanti invitati a restare in casa e a tenere le finestre chiuse. Il sindaco, non è chiaro se sono dolosi, ma è il momento dell'unità. Le fiamme vicino alle abitazioni.
Le fiamme si sono propagate da un duplex al secondo e terzo piano di un palazzo nel celebre quartiere. All'origine una stufa elettrica andata a fuoco. Il mancato funzionamento degli allarmi avrebbe provocato il disastro. Almeno 63 i feriti, tra questi una trentina in gravi condizioni. Il capo dei vigili del fuoco: "Incidente senza precedenti".