“Quanti “figli" ha la nostra Italia che, per cercare una fortuna loro negata in Patria, hanno dovuto lasciare il nostro Paese perdendo la cittadinanza ? Italiani che, sia chiaro, condividono la stessa cultura, gli stessi valori, la medesima visione e rispetto per la vita. Italiani che anelano recuperare, attraverso un diritto oggi negato, l'orgoglio delle proprie origini.
ROMA – E’ saltata, al Senato, la discussione sullo Ius Soli: mancava il numero legale. Netta la presa di posizione del senatore Maurizio Gasparri (FI).
Pubblichiamo la Rassegna Stampa scelta e curata dal nostro collaboratore di Vittorio Veneto Carlo Forin che da dieci anni pubblica con noi ricerche linguistiche sul sumero e che si diletta nell'analisi politica e suggerisce la lettura dei titoli dei giornali
Manca il numero legale per il voto al Senato e il presidente Grasso è costretto a fissare una nuova data, a gennaio. Ma di fatto è lo stop definitivo alla legge in questa legislatura. Esulta Calderoli: "Colpito e affondato"
Pubblichiamo la Rassegna Stampa scelta e curata dal nostro collaboratore di Vittorio Veneto Carlo Forin che da dieci anni pubblica con noi ricerche linguistiche sul sumero e che si diletta nell'analisi politica
Tra una settimana il voto amministrativo sull'isola, poi si navigherà a vista. La politica italiana deve spesso passare attraverso Scilla e Cariddi e questo fine settimana è una di queste occasioni.
La soluzione: il testo ammorbidito dopo il no di Ap. Gli articoli di Stampa, Repubblica e Corriere. Il momento politico non è opportuno, i numeri al Senato non ci sono e la legge sullo ius soli è destinata a finire su un binario morto. Questo è quanto leggiamo sui giornali ormai da mesi
Il ministro per gli Affari Regionali, Enrico Costa, ha presentato in data odierna le proprie dimissioni al presidente del Consiglio dei Ministri. Lo fa sapere la stesso ministro in una nota.
In un altro articolo in attualità si parla dello stop dello Ius soli per via del clima che c'è. D'altra parte nel microcosmo regionale ci sono i comuni, come nella Puglia i cui sindaci dicono no ai migranti, e a Bari il sindaco De Caro deve querelare perché tra la solidarietà c'è stato anche l'insulto.