Accolta l'istanza di scarcerazione per scadenza dei termini di custodia cautelare, esce dopo 5 anni e 7 mesi di detenzione. Buzzi: "Altro passo avanti". Bonafede incarica gli ispettori per accertamenti.
"Auspico l'appello da parte della Procura. Le mafie a Roma coesistono con un patto di non belligeranza nato con la garanzia della banda della Magliana".
Carminati e Buzzi, condanne dure. Ma per i giudici non si tratta di mafia.Quest’ultimo è il titolo di prima pagina de la Repubblica di venerdì 21 luglio 2017.
L'interrogatorio comincia con una dichiarazione d'intenti: sono qui per difendermi. cercherò di dimostrare che quello che dicevo era vero.
E’ una sindaca combattiva la Virginia Raggi da Floris, nel contenitore de la7, incalzata dalle domande incessanti del conduttore ha mostrato di essere all’altezza della situazione.
Vale la pena di sottolineare la confessione a ‘mafia Capitale’ fatta dal massimo imputato Massimo Carminati: fu protagonista del furto alla Banca di Roma nel luglio 1999, come aveva pubblicato l’Espresso, si tenne tutti i dossier che gli servirono a mettere sotto ricatto vertici pubblici in modo da combinare l’intreccio perverso riassunto con l’espressione ‘mafia Capitale’.
Roma - I 'big' escono dal'inchiesta su Mafia Capitale. O almeno è quanto la Procura di Roma ha chiesto al gip avanzando ben 116 richieste di archiviazione nei confronti di personaggi del calibro dell'ex Nar, Massimo Carminati, e di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma; del manager Gennaro Mokbel; del deputato Vincenzo Piso e di Ernesto Diotallevi, considerato vicino alla Banda della Magliana.
Una querela per diffamazione è stata presentata alla Procura della Repubblica di Roma dall'assessore Paola Muraro contro il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. L'assessore contesta gli "indebiti accostamenti tra la sua persona e l'inchiesta Mafia capitale".
Una querela per diffamazione è stata presentata alla Procura della Repubblica di Roma dall'assessore Paola Muraro contro il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. L'assessore contesta gli "indebiti accostamenti tra la sua persona e l'inchiesta Mafia capitale".
Roma - Ostia nelle mani della mafia. I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno sequestrato il patrimonio aziendale e le quote societarie di 19 società - di cui 2 di diritto inglese - legate alla gestione del porto turistico di Roma e di alcuni lidi di Ostia, 531 unità immobiliari, disponibilità finanziarie e altri beni mobili per un valore complessivo di circa 450 milioni di euro.