E’ iniziato lunedì 12 settembre il tour di denuncia delle discariche a cielo aperto esistenti nel territorio di Statte con il nome eloquente “VIA IL DEGRADO DA STATTE”.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente nota degli Attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo Taranto
Gli attivisti del Meet Up “Amici di Beppe Grillo di Taranto sono lieti di apprendere dal presidente del “Club Campeggiatori Nino D’Onghia”, Mario Alessi, che il Comune di Taranto, dopo otto lunghi anni di mancate risposte e soluzioni, ha deciso di rivitalizzare l’area di sosta per camper in Via Mascherpa, in prossimità della caserma S.A.R.A.M., affidando la stessa alla gestione dell’ AMAT e informando gli stessi attivisti con una missiva.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente nota degli attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo Taranto
Per 20 anni trasparenza, vigilanza ed investimenti migliorativi nel settore del trasporto pubblico regionale pugliese sono stati una chimera. Pur registrando gravi inefficienze, quel sistema corrotto e arretrato rientrava in un consueto ordine del giorno, finché non è arrivato il Movimento 5 Stelle che, come testa d’ariete, ha ribaltato quello stato di inerzia, facendo emergere situazioni disastrose, come quella riguardante la gestione delle Ferrovie Sud Est, l’azienda che gestisce la rete ferroviaria regionale più estesa d’Italia.
Riceviamo e pubblichiamo
Nell'ultimo periodo abbiamo letto spesso articoli di stampa in cui l'Assessore all'Ambiente rimarcava l'avvio del servizio di raccolta differenziata spinta con il subentro dell'ARO nella gestione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti.
Ma che cos'è l'ARO? L'ARO (Ambito di Raccolta Ottimale) è quell'organismo di rilievo sub-provinciale, definito con Legge Regionale 24/2012, che si occuperà dell'erogazione dei soli servizi di spazzamento, raccolta e trasporto.
L'ARO TA/5 è costituito dai Comuni di: Avetrana, Fragagnano, Leporano, Lizzano, Manduria, Maruggio, Pulsano, Sava e Torricella e vede ai vertici di questo ente il Sindaco di Manduria, in qualità di Presidente, e il Sindaco di Pulsano, in qualità di vicepresidente.
Ad oggi sappiamo che questo Ente ha messo a bando il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani in modo da individuare la ditta che si occuperà di garantire questo servizio ai Comuni facenti parte dell'ARO TA/5 ma non conosciamo gli esiti di questo bando.
Ricordiamo che il MoVimento 5 Stelle ha presentato una interrogazione regionale proprio sull'ARO TA/5 e sui dati anomali rilevati, la quale attende ancora una risposta.
Alla luce della carenza di informazioni, reperibili solamente sul sito web istituzionale del Comune di Manduria, il Meetup Pulsano ha richiesto la pubblicazione di tutti gli atti, delibere, convenzioni ed ogni altro atto afferente l'ARO TA/5 sul sito web istituzionale del Comune di Pulsano, sotto la voce informazioni ambientali.
L'articolo 40 del D. Lgs. 33/2013, infatti, prevede al comma 2 l'obbligo per le amministrazioni di pubblicare sui propri siti istituzionali le informazioni ambientali che detengono ai fini delle proprie attività istituzionali. Di tali informazioni deve essere dato specifico rilievo all'interno di un'apposita sezione detta «Informazioni ambientali, che per quanto riguarda il Comune di Pulsano risulta essere priva di ogni contenuto.
Abbiamo richiesto, altresì, la pubblicazione di tutti gli atti, delibere, convenzioni ed ogni altro atto afferente l'attuale servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei RSU sul sito web istituzionale del Comune di Pulsano, in modo tale da far conoscere ai cittadini quale servizio pagano (anche se non espletati) e quello che la nuova ditta dell'ARO TA/5 dovrà garantire alla cittadinanza.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente nota del meetup di Pulsano
Il Meetup Pulsano, sempre attivo nello studio dei regolamenti, ha esaminato il Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria.
Dall'analisi effettuata sul testo è emerso che l'ultimo aggiornamento effettuato sul regolamento che norma i servizi cimiteriali offerti all'utenza è datato 29 luglio 2003 e risulta, per diversi aspetti, non rispondente alle vigenti norme nazionali e regionali.
Gli articoli da 54 a 56 del DPR 285/90, recepiti dal regolamento comunale, prevedono che Gli uffici comunali o consorziali competenti debbano essere dotati di una planimetria in scala 1:500 dei cimiteri esistenti nel territorio del comune, estesa anche alle zone circostanti comprendendo le relative zone di rispetto cimiteriale. La planimetria deve essere aggiornata ogni cinque anni o quando siano creati nuovi cimiteri o siano soppressi quelli vecchi o quando a quelli esistenti siano state apportate modifiche ed ampliamenti. I progetti di ampliamento dei cimiteri esistenti e di costruzione dei nuovi devono essere preceduti da uno studio tecnico delle località, specialmente per quanto riguarda l'ubicazione, l'orografia, l'estensione dell'area e la natura fisico-chimica del terreno, la profondità e la direzione della falda idrica e devono essere deliberati dal consiglio comunale. All'approvazione dei progetti si procede a norma delle leggi sanitarie. La relazione tecnico-sanitaria che accompagna i progetti di ampliamento e di costruzione di cimiteri deve illustrare i criteri in base ai quali l'amministrazione comunale ha programmato la distribuzione dei lotti destinati ai diversi tipi di sepoltura. Tale relazione deve contenere la descrizione dell'area, della via di accesso, delle zone di parcheggio, degli spazi e viali destinati al traffico interno, delle eventuali costruzioni accessorie previste quali deposito di osservazione, camera mortuaria, sale di autopsia, cappelle, forno crematorio, servizi destinati al pubblico e agli operatori cimiteriali, alloggio del custode, nonché impianti tecnici. Gli elaborati grafici devono, in scala adeguata, rappresentare sia le varie zone del complesso, sia gli edifici dei servizi generali che gli impianti tecnici.
L'Art. 87 del Regolamento Comunale prevede, altresì, che i viali interni al cimitero debbano essere contraddistinti con appositi numeri progressivi o con nomi di fiori e piante.
Allo stato attuale non si conosce la data ultima dell'aggiornamento della planimetria del cimitero comunale, stante l'ampliamento dell'esistente realizzato non molti anni fa, aggiornamento comunque previsto con scadenza quinquennale. Non si conoscono, altresì, i criteri in base ai quali la relazione tecnica-sanitaria ha permesso l'ampliamento del cimitero pur in presenza di una zona adibita a parcheggio situata su terreni di proprietà dei privati e sui quali non si sono attivate le procedure espropriative. I viale interni al cimitero, infine, non sono attualmente contraddistinti con appositi numeri progressivi o con nomi di fiori e piante, così come previsto dall'articolo 87 del Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria.
Il vigente Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria – proseguono gli attivisti pentastellati pulsanesi - non è stato aggiornato con le disposizioni previste dal DPR 396/2000 che assegna nuovi compiti all'ufficiale di Stato civile, con la Legge 30 marzo 2001, n. 130 che dispone nuovi adempimenti in merito alla cremazione e alla dispersione delle ceneri, con il Decreto del Ministro dell'Interno 1 luglio 2002 che stabilisce le tariffe sulla cremazione e dispersione delle ceneri e con la Legge Regionale 34/2008, modificata dalla Legge Regionale 4/2010, che interviene sulle sanzioni alle violazioni del Regolamento, sulle attività funebri, sulle strutture per il commiato e sui cimiteri per animali d'affezione.
Per questi motivi il Meetup Pulsano chiede alle autorità preposte di conoscere quando è stato effettuato l'aggiornamento della planimetria del Cimitero Comunale “Don Bruno Falloni” di Pulsano, di estrarre copia della Relazione tecnica-sanitaria sull'ampliamento del Cimitero Comunale, di disporre i viali interni del Cimitero Comunale con appositi numeri progressivi o con nomi di fiori e piante, così come previsto dall'art. 87 del Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria e di aggiornare il Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria, ormai obsoleto, con le vigenti norme nazionali e regionali al fine di rendere la regolamentazione locale al passo con i tempi.
I Cinque Stelle del Meetup di Statte, in un nota alla stampa, mostrano la lettera inviata ai consiglieri comunali per chiedere un Consiglio comunale su come gestire le urgenze senza un pronto soccorso. Ecco il testo del documento
Gli Attivisti del MeetUp “Amici di Beppe Grillo” Statte, alla luce dell’imminente chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati; considerata la comunicazione del Direttore Generale della ASL di Taranto datata 31 maggio 2016; preso atto della diffusione della sopra citata nota alle OO.SS. in data 13.06.2016,
C O M U N I C A N O
di aver avviato, in data 17 giugno 2016 una raccolta firme, finalizzata a scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso del nosocomio ricadente nel territorio di Statte e di aver raccolto oltre 1000 (mille) firme di concittadini in 10 giorni.
Pertanto, gli Attivisti del MeetUp “Amici di Beppe Grillo” Statte
C H I E D O N O
formalmente la convocazione del Consiglio comunale, in seduta pubblica, nel quale discutere, come unico argomento all’O.d.G. il Piano Emergenza-Urgenza già presentato in data 31.05.2016 dal Direttore della ASL di Taranto Avv. Stefano Rossi.
La richiesta è motivata dalla necessità che l’Amministrazione comunale tenga in debito conto la raccolta firme con la quale i cittadini-utenti hanno espresso vivo diniego verso gli interventi atti a depotenziare un Ospedale situato in una zona particolarmente compromessa.
Molti cittadini attendono il pieno riconoscimento della propria volontà, democraticamente espressa con le firme, dopo essere stati completamente estromessi da decisioni che avrebbero potuto essere rese pubbliche preventivamente.
Dunque, gli Attivisti del MeetUp “Amici di Beppe Grillo” Statte si rivolgono ai Sigg.ri Consiglieri comunali perché vogliano controfirmare il presente documento per richiedere, ai sensi dell’art. 29 c. 1 dello Statuto comunale di Statte, la convocazione in oggetto specificata.
Restando in attesa di un cortese riscontro, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.
Riceviamo e pubblichiamo.
Notizie dell’ultima ora pongono questa splendida e martoriata città al centro di un complicato quanto devastante interesse economico senza alcun beneficio per il territorio. Apprendiamo dagli organi di stampa che la scoperta del giacimento metanifero egiziano avrà come terminal di Rigassificazione proprio Taranto. Proprio così, dopo le battaglie che dal 2006 al 2008 hanno portato la cittadinanza attiva e il Meet Up “Amici di Beppe Grillo Taranto” ad opporsi e ad aver ragione al rigassificatore della Gas Natural che sarebbe dovuto essere costruito a 700 metri circa dalle imponenti torce della raffineria ENI, oggi sembra che la minaccia sventata ritorni prepotentemente sulla scena tarantina.
A dir la verità la notizia non ci meraviglia più di tanto in quanto anche nella documentazione del Nuovo Piano Regolatore si parla espressamente che l’idea del rigassificatore a Taranto non è mai stata abbandonata, individuando tra l’altro anche una collocazione ben precisa a seguito della realizzazione della colmata ad Ovest di Punta Rondinella con una banchina d’ormeggio che secondo l’autorità portuale di Taranto - “costituirebbe un valido ampliamento delle aree portuali, utilizzabile per insediamenti industriali di produzione e/o di trasformazione, anche nel settore energetico”.
Facciamo un po’ di chiarezza su cosa è un rigassificatore e a cosa serve.
Un rigassificatore è un impianto industriale che permette di riportare il prodotto dallo stato liquido, utilizzato nel trasporto marittimo, a quello gassoso utile per il trasporto terrestre ed il consumo finale. Gli impianti di rigassificazione possono essere realizzati a terra, oppure in alto mare (su strutture offshore), o su particolari navi dette "unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione". La tecnologia offshore prevede la realizzazione di una struttura galleggiante in cui alloggiano i serbatoi per contenere il gas. La struttura galleggiante, che può anche essere una nave metaniera opportunamente adattata, viene ancorata permanentemente al fondo marino, lontano dalla costa e funziona da serbatoio galleggiante a cui attraccano le metaniere per scaricare il gas liquefatto che viene riportato allo stato gassoso a bordo dell'unità galleggiante. Un gasdotto collega la nave alla terraferma consentendo di immettere il gas nella rete gas.
Inoltre il processo di raffreddamento del gas, al momento della sua riconversione da gassoso a liquido, prevede l’utilizzo di sostanze clorate e acqua di mare con conseguente raffreddamento della stessa e ciò comporta la perdita dei servizi ecosistemici espletati dall'habitat marino, della distruzione di plancton e larve, della selezione operata a favore di specie batteriche resistenti al trattamento con cloro, del rilascio di sostanze tossiche ivi compreso il cloro libero residuo. Tra le forme di contaminazione il cloro immesso nell'acqua di mare dà principalmente origine ad alogenoderivati organici (essenzialmente bromurati), come i trialometani (principalmente bromoformio), gli acidi aloacetici, gli aloacetonitrili, gli alofenoli. In relazione allo stato di ossigenazione dell'acqua e alle fioriture fitoplanctoniche, durante le fasi ipossiche o anossiche vengono prodotte notevoli quantità di ammonio, che interferisce con il cloro per la formazione di clorammine. Sono tutte sostanze prioritarie così definite nel D.Lgs. 152/2006, Allegato III, parte III (Norme in materia ambientale – analisi dell'impatto antropico): rientrano nella lista delle sostanze più a rischio per il comparto acque. Sono tossiche, in parte persistenti e mutagene. Si accumulano nei grassi e vengono trasmesse lungo la catena alimentare. Quindi con il rigassificatore si avrebbero problemi ambientali, problemi legati ai rischi di incidenti rilevanti che potrebbero innescare un terrificante effetto domino ad esempio sul parco serbatoi dell’ENI e soprattutto condannare la nostra città alla vetustità e quindi ad HUB delle fonti fossili, tutto questo mentre il mondo sta andando verso le fondi energetiche rinnovabili.
Gli Amici di Beppe Grillo Taranto – Meet Up 192 avvertono le autorità che un simile disastro può e deve essere evitato e chiedono a gran voce di puntare su di un’economia energetica locale derivata da fonti rinnovabili diffuse sostenibili. La salute dei cittadini non può essere barattata e svenduta così, bisogna avere rispetto della volontà popolare e dei cittadini.
Meet Up 192 - Amici di Beppe Grillo Taranto
Quest’estate, precisamente in data 05/08/2015, mentre i pulsanesi si godevano le ferie estive e i Titolari di Pubblici Esercizi e/o di Pubblica Utilità erano nel pieno delle loro attività lavorative, il Comune di Pulsano inviava loro una comunicazione con la quale s’invitavano gli stessi a porre in essere ogni rimedio utile a ridurre al minimo la limitazione all’accessibilità dei locali da parte di soggetti diversamente abili.
Riceviamo e pubblichiamo nota del Meetup Pulsano 5 Stelle rivolta al Comune di Pulsano