ANNO XVIII Dicembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Taranto - Grazie all’emendamento Amato, Vico, Covello, ripartiti dalla Presidenza del Consiglio, fra le regioni del Sud i 100 milioni di euro a favore dell’ammodernamento tecnologico dei macchinari destinati alla radioterapia

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Caracas (Venezuela) - De los 32 equipos de radioterapia que hay en el país solo diez están en funcionamiento, según las estadísticas de Omar Arias, profesor de la UCV y físico médico, quien afirma que esta realidad coloca en una situación de riesgo de muerte a los pacientes oncológicos, publica El Universal.

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Un macchinario che è tra le ultime frontiere tecnologiche in campo di chirurgia e adesso è in dotazione presso il reparto di Radioterapia dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena.

“Apprendo con soddisfazione che il direttore della Asl di Taranto, dott. Sergio Rossi, ha inoltrato al direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia, Giovanni Gorgoni, la richiesta per l’acquisto di un nuovo acceleratore lineare da dare in dotazione al reparto di Radioterapia dell’ospedale civile San Giuseppe Moscati”.

Non può che ritenersi soddisfatto Gianni Liviano per la tempestività con la quale si sta ponendo rimedio ad una situazione incresciosa che ha visto a più riprese molti pazienti dover rimandare i trattamenti radioterapici a causa del momentaneo stop degli acceleratori lineari-

“Non avevo dubbi - aggiunge Liviano - sul fatto che il direttore della Asl si sarebbe attivato immediatamente, scrivendo al dott. Gorgoni, per venire incontro alle esigenze dei numerosissimi tarantini costretti a ricorrere a trattamenti oncologici”.

Come si ricorderà, è stato lo stesso consigliere regionale tarantino a investire della questione il direttore del dipartimento Sanità della Regione Puglia. “Insieme al dott. Gorgoni - spiega Liviano - abbiamo cercato le possibili fonti di finanziamento per l’acquisto di un nuovo acceleratore lineare individuandole nell’articolo 20 della legge di edilizia ospedaliera. L’acquisto di un nuovo acceleratore lineare si è reso necessario a causa della vetustà dei due già in servizio nel reparto di Radioterapia del Moscati. Nè era ipotizzabile attendere, visto l’enorme costo di queste macchine, il nuovo ospedale San Cataldo la cui realizzazione ha tempi lunghissimi, per non dire biblici. Dobbiamo tener conto del fatto - aggiunge il consigliere regionale tarantino - che la vita media di un acceleratore lineare è di dieci anni e che gli attuali sono in funzione da 9 anni, uno, e da 12 anni, l’altro. Ben si comprende il perchè siano frequenti le avarie con il conseguente blocco dei trattamenti. Lo stesso dott. Silvano, direttore della struttura complessa di Radioterapia oncologica, lo scorso 16 giugno aveva, in una lettera indirizzata alla dott.ssa Leone (direttore sanitario Asl), alla dott.ssa Pandiani (direttore medico presidio ospedaliero centrale Asl Taranto), alla dott.ssa Coccioli (direttore medico del Moscati) e al direttore Asl, Rossi, sollevato il problema evidenziando come molti pazienti fossero stati dirottati verso altri centri non potendo il reparto di Radioterapia del Moscati assolvere a tutte le prestazioni proprio per il continuo ricorso al fermo delle macchine per la loro manutenzione”.

 Adesso, con la richiesta avanzata dal direttore Asl alla Regione Puglia dell’acquisto di un nuovo acceleratore lineare, il cui costo è preventivato intorno ai tre milioni di euro, “possiamo dire di essere sulla buona strada. Certo - conclude Gianni Liviano - è necessario ora continuare a Princespingere per far sì che la buona volontà di tutti gli attori in campo, che ringrazio vivamente per la loro tempestività e interesse, non venga fagocitata dalle pastoie della burocrazia. Certo, la strada non è semplice per arrivare all’acquisto di un nuovo acceleratore ma vale la pena percorrerla. Taranto e i tarantini, torno a ripeterlo, non possono permettersi ulteriori perdite di tempo”.

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Acceleratore lineare al Moscati, Liviano: “Ci sono i fondi a cui attingere per acquistarne uno nuovo”

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Un nuovo acceleratore lineare da affiancare a quelli, già in dotazione ma ormai vecchiotti, di cui è dotato il reparto di Radioterapia dell’ospedale civile “San Giuseppe Moscati”? Si può fare  perchè è “possibile attingere ai fondi rinvenienti dall'art. 20 della legge sull'edilizia ospedaliera”.

A darne notizia è il consigliere regionale Gianni Liviano il quale nei giorni scorsi, sollecitato in tal senso da numerosi utenti del reparto di Radioterapia, aveva sollevato la problematica delle continue avarie delle macchine, sottoposte così a lunghi periodi di manutenzione, con la conseguente dilatazione dei tempi di attesa e con nocumento per i tantissimi pazienti costretti a sottoporsi ai trattamenti Radioterapici.

“Subito dopo le segnalazioni pervenutemi - spiega Liviano -  ho subito contattato il responsabile del dipartimento Sanità della Regione Puglia, dott.Gorgoni. Dal colloquio è emersa la possibilità di attingere ai fondi previsti, appunto, dall’art. 20 della legge sul riordino ospedaliero. Questo - aggiunge Liviano - permetterebbe di acquistare immediatamente un nuovo acceleratoreBEATRICE lineare da affiancare a quelli già in dotazione che scontano un’anzianità di servizio rispettivamente di 9 e 12 anni. Né è possibile immaginare, vista la tragica emergenza ambientale che avvinghia Taranto, la costruzione del nuovo ospedale San Cataldo”.

Adesso la palla passa nel campo della Asl di Taranto. Tocca, infatti, al direttore generale Rossi prendere in mano la situazione è “avanzare al dott.  Gorgoni la richiesta per accedere ai fondi che la legge sull’edilizia ospedaliera mette a disposizione.

Conoscendo il dott. Rossi e la sua attenzione per le problematiche ambientali che investono il nostro territorio, - conclude Liviano - sono sicuro che non perderà tempo e si attiverà per quelle che sono le sue competenze. Taranto e i tarantini non possono permettersi il lusso di altre e ulteriori perdite di tempo”. 

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