Ausculto, -as, -avi, -atum, -are presto orecchio, faccio attenzione. Se ne ignorò l’origine. Posta la base di auris (orecchio) non si andò oltre e ci si arrestò al mistero di un possibile denominativo *culto: ‘-culto’ rende la forma causativa di base accad. suqulu (dare ascolto, fare attenzione), da qalu (‘to heed, to listen’, e anche “stare in silenzio: per ascoltare” ‘to become silent’); qultum (silenzio); ‘ausculto’ alle origini è un tendere l’orecchio in silenzio.
Mosè disse a Dio: -Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?-. Dio disse a Mosè: -Io sono colui che sono!
Vorrei iniziare il 2017 in modo augurale: amu = ‘io sono’ detto da Dio in zumero. È un augurio sia per chi crede che Dio sia, sia in chi crede negli uomini e constata che hanno molto da imparare nell’archeologia del linguaggio con i nomi degli dèi.
31 dicembre 2016. San Silvestro (eletto papa nel 314, regnò con Costantino imperatore, non fu presente ai concili di Arles 314, di Nicea 325, morì il 31.12.337).
Di nuovo Gesù parlò loro: -Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita-.
Gesù fu ebreo e parlò in aramaico.
Anzitutto, sottolineo che l’aggettivo ebreo radica nel paleonimo Horeb, altro nome del monte Sinai, che permaneva dal zumero. I fonèmi hor.eb nascono dai grafi ebhur. Questa osservazione è sconosciuta agli ebrei ed è nella mia responsabilità.
In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo…è l’inizio di una delle più toccanti preghiere Cristiane. “ Ecce Agnus Dei….” dice San Giovanni nel suo Vangelo rifacendosi alla Peshac Ebraica, lo glorifica l’Islam 70 giorni dopo il Ramadan sulla sua tavola per ricordare il sacrificio di Abramo che era pronto a immolare il proprio figlio che un angelo sostituì con l’ovino.
Ho messo in titolo il libro di Claudio Bartocci, Piero Martin, Andrea Tagliapietra edito da il Mulino quest’anno 2016, acquistato da me lunedì 28 mattina dopo una lunga riflessione sulla parola niente fatta per conto mio, da archeologo del linguaggio.