Lettera di san Paolo apostolo ai Galati 6,14-18. Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo del quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
In questo giorno dedicato agli angeli custodi amo evocare l’angelo necessario, tesi di Massimo Cacciari, il filosofo già sindaco di Venezia, amico del già sindaco Orsoni visto nell’articolo Corruzione a Venezia, praticato da questo sito ateo:
Così dice il Signore: « Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore. Ascolta dunque, popolo d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia per commettere l'iniquità e a causa di questa muore, egli muore appunto per l'iniquità che ha commessa.
Io, Zaccaria,alzai gli occhi ed ecco un uomo con una corda in mano per misurare. Gli domandai: "Dove vai?". Ed egli: "Vado a misurare Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è la sua lunghezza".
Io continuavo a guardare, quand'ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente.
È nodo di Dun con mu il risultante mu.n.du. Dun.a = ‘padronedun del semea’ snodato in adun.Il bell’Adone e l’infero Adoneo, rapitore di Kore, Kure, comprova adun ßduna.
Io, Esdra, all'offerta della sera mi sono alzato dal mio stato di prostrazione e con il vestito e il mantello laceri sono caduto in ginocchio e ho steso le mani al mio Signore,
e ho detto: "Mio Dio, sono confuso, ho vergogna di alzare, Dio mio, la faccia verso di te, poiché le nostre colpe si sono moltiplicate fin sopra la nostra testa; la nostra colpevolezza è aumentata fino al cielo.
In quei giorni, (il re Dario scrisse ai governatori della regione al di là dell'Eufrate dicendo) "Lasciate che lavorino a quella casa di Dio il governatore dei Giudei e i loro anziani. Essi ricostruiscano questo tempio al suo posto.
Nell'anno primo del regno di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di Geremia, il Signore destò lo spirito di Ciro re di Persia, il quale fece passare quest'ordine in tutto il suo regno, anche con lettera:
Dopo venticinque anni dal coma per emorragia cerebrale (5.04.1992) e davanti al 12 ottobre 2017, quando partirà, coi libri in edizione, il progetto li.bru, ‘gioia. contenitore’ in zumero[1], faccio il punto nave dell’archeologia del linguaggio.