arad(2), urdu(2), ir3, 11
(male) slave; servant; subordinate (cf., ir3) (Akk. loanword from wardum, ‘male slave, man servant’) [IR11 archaic frequency 10][1].
Parlo di ontologia come “branca della filosofia che studia le modalità fondamentali dell’essere in quanto tali al di là delle sue determinazioni particolari o fenomeniche”. Da sociologo, ne parlo con riluttanza. Da studioso della lingua, io vedo sumero amen come coppia che identifica il cielo a…n con la sua parola …me…
Così, Gesù che dice –Amen amen dico vobis- si traduce con –In verità in verità vi dico-. Dunque, amen è verità perché lui lo dice e lo è in una storia più lunga di 4000 anni.
Allo stesso modo, urdu è du-ur, dur.
gi dur
bond; rope; string, thread; strap, tie, amulet chain, necklance; umbilical cord (da, ‘arm, side’, + ur, ‘to surround’) [DUR archaic frequency][2].
dur-an-ki
Bond of Heaven and Earth; an epithet of the city of Nippur, the Sumerian religious center (or one of its sectors)[3].
du24-ur3
(cf., dur9 [SUL])[4].
sul, sul
n., young man; warrior; invader; a bad disease involving skin eruptions (probably Akkadian loanword from salalu, ‘to plunder; to deprive’)[5].
L’epiteto dur-an-ki dato alla città di Nippur, in accado, Nibur, in sumero di dur-an-ki significa ‘perdurare di cielo-terra uniti’. È perdurato 4000 anni ed è un ordine ovvio per i moderni, incerto al massimo per gli antichi, che aspettavano il Capodanno ansiosi. Dubitavano che il dio della morte potesse unirsi con la dea della vita. Se non si fossero uniti il caos dominerebbe l’universo mondo.
gi dur è, dunque, il legame che tiene uniti in equilibrio Cielo e Terra con un asse cosmico. Questo è il significato originale di asse, la moneta, as, assis, ed il perno,
axis, che unisce la Terra al Cielo. Noterete: as, latino, = ASH, Uno d’origine, in sumero; axis, latino, = AGH-IS, in sumero ‘faccio-vita (morte)’, detto da Dio.
arad(2), urdu(2), ir3, 11
(male) slave; servant; subordinate (cf., ir3) (Akk. loanword from wardum, ‘male slave, man servant’) [IR11 archaic frequency 10][1].