La Provincia mette in cantiere tre interventi di progettazione per la messa in sicurezza del territorio con oltre 500.000 euro di investimento, ma nessuno di questi interessa il versante orientale.
Al Comune di Pulsano sono stati finanziati i progetti per l’erosione delle spiagge e il rischio del dissesto idrogeologico del litorale , ma dalle graduatorie regionali si evince che proprio Pulsano è agli ultimi posti come studi di fattibilità per rafforzare i tronchi delle acque meteoriche .
Il documento a supporto de Programma del MIUR riconosce il ruolo centrale della ricerca e dell’innovazione per assicurare uno sviluppo sostenibile al paese.
Lo "Sportello dei Diritti": intervenga la Farnesina. Diritti e interessi di concittadini e stranieri compressi dalla cronica carenza di personale
L’appello che raccogliamo e rilanciamo riguarda unìiniziativa editoriale di pregio. Si tratta di un progetto di valorizzazione culturale, turistica ed ambientale del territorio pugliese attraverso la pubblicazione di un libro davvero interessante.
Poteri dominanti che occultano o banalizzano il rischio che incombe sulla Terra a causa dei cambiamenti climatici con connessi effetti come le ondate di migranti e rifugiati climatici al cui confronto le migrazioni attuali appariranno ben poca cosa.
“Gli investimenti in infrastrutture devono essere fuori dai vincoli di bilancio dell’Ue. A Bruxelles si sta giocando una partita importante per il futuro dei trasporti italiani e non accetteremo che la nostra economia e la nostra sicurezza, a partire dal mantenimento dei nostri ponti e delle nostre strade, siano messe a rischio per colpa dell’austerity.
“Siamo soddisfatti che la Commissione europea abbia inserito fra i criteri per l’assegnazione dei fondi europei anche quello della disoccupazione giovanile.
Si tratta di 4 milioni di euro rinvenienti dalla dotazione di complessivi 10 milioni 612mila euro messi a disposizione, per il 2018, di Arpa Puglia”.
È l’ennesima stortura di un mondo del lavoro precarizzato ai limiti della sopportazione. E forse anche oltre. Se lavori otto ore al giorno rischi comunque di essere povero: secondo i dati Eurostat, in questa disumana classifica l’Italia si posiziona al primo posto con più di tre milioni di lavoratori a rischio, seguita da Spagna con 2,9 milioni e Romania con 1,6 milioni.