Un libro ci lascia sempre un segno, una morale, se vogliamo un’intuizione. Nel secondo romanzo di Laura Benedetti, che arriva a due anni di distanza da “Un paese di carta”, pubblicato sempre da Pacini Editore, di segni ce ne sono diversi, da cogliere, da portare con sé per qualche giorno, dopo che le pagine si sono chiuse sulle storie e la mente ha elaborato quello che si è letto.