Il premier al Senato: "La libertà ha un prezzo, il nostro sostegno all'Ucraina sarà assicurato perché è necessario ed è giusto farlo". Quindi respinge le critiche nei confronti di chi racconta che "l'Italia sta spendendo soldi". "Basta menzogne", ha sottolineato più volte parlando nell'Assemblea di Palazzo Madama Meloni: "L'Italia ha le carte in regola per un ruolo da protagonista" La tela di Meloni in Europa: sui migranti un asse con Scholz e von der Leyen.
Licenziato in via definita dal Senato con voto di fiducia (214 voti favorevoli, 35 voti contrari e nessun astenuto), il provvedimento è stato convertito in legge.
L'ex premier e leader del M5s: "Noi rispettiamo gli impegni internazionali, non li ho mai messi in dubbio, ma se questa curva la definiamo al 2030 definiamo un percorso di sostenibilità che fra alleati è comprensibile".
Dopo il fallimento della mediazione tentata nella riunione con i rappresentanti del governo, lunedì sera, la maggioranza si è divisa sull'ordine del giorno al decreto Ucraina, presentato da Fratelli d'Italia, davanti alle commissioni Esteri e Difesa.
Intanto il premier è al lavoro per rilanciare la strada del dialogo, cerca un contatto con il presidente russo Vladimir Putin, agendo sempre nel perimetro dell'alleanza atlantica.
La richiesta di M5S punta a dilazionare nel tempo l'aumento degli investimenti per la difesa, rispettando comunque gli accordi presi con la Nato.