40 anni fa le Brigate Rosse rapivano e uccidevano Aldo Moro. In quei giorni, dal 16 marzo al 9 maggio 1978, tutta Italia fu scossa da tensioni contrastanti: sgomento, angoscia, speranza. Come reagì la città di Taranto?
Un altro caso, l’ennesimo, viene ad aggiungersi alle centinaia che in questi anni hanno caratterizzato la storia degli ex prigionieri del Campo di concentramento di Fonte d’Amore. Il numero 78.
Fra le acquisizioni storiografiche recenti in merito alla partecipazione dell’Italia alla Prima Guerra mondiale, emerge quella di un Abruzzo che insieme al Molise fornisce alla Patria il più alto numero di giovani di leva (93%) e, conseguentemente, dal 23 maggio 1915 all’11 novembre 1918, in proporzione alla popolazione di una macroregione di oltre un milione di abitanti, fra i più elevati numeri di caduti e feriti.
“È importante che ancora oggi si parli di questioni come quella della discriminazione razziale. Un tema che, a dispetto del tanto tempo passato dal 1938 ad oggi, è di drammatica realtà. Per questo ritengo molto importante che la città di Taranto ospiti questa mostra che a quel periodo buio dell’umanità fa riferimento".
Trentasette pannelli per raccontare una storia di passioni e drammi nati con la promulgazione delle leggi razziali le cui conseguenze nefaste si sono abbattute sulla pelle di migliaia di migliaia di persone. Un periodo della storia che non va e non può essere dimenticata, soprattutto dai millenials che questi fatti lì conoscono, se li conoscono, dai libri di storia.
Taranto, insieme a Cosenza, sarà l’unica tappa programmata nel Sud Italia della mostra itinerante organizzata dalla Fondazione Museo della Shoah (progetto U.N.A.R.), dal titolo ”1938 - La storia per le scuole”.
La storia che sto per raccontare è degna di un racconto del libro Cuore, quel libro edificante che ai bambini della mia generazione facevano leggere in quarta elementare.
PAGANICA (L'Aquila) - La piccola chiesa della Madonna d'Appari, a Paganica, abbarbicata com'è sulla roccia, e l'arco che la sovrasta, me li sono sempre raffigurati, con gli occhi della mente, come la porta d'ingresso di un piccolo mondo, un angolo di paradiso terrestre nel quale volentieri indugiava la mia fantasia di ragazzo.
Il servizio di bike sharing, nato a Pechino nel 2014, solo negli ultimi 9 mesi ha raccolto oltre due miliardi di dollari, in grossa parte arrivati dalle casse del gigante dell'ecommerce cinese Alibaba. "Un caso unico nella storia"
Il resoconto di Antonio Giampaoli, pubblicato su “Assergi racconta” di una recente escursione fatta a Grotta a Male, località sita nella campagna di Assergi, e ancor più la rievocazione, fatta con accenti poetici da Giacomo Sansoni, di una giovanile epopea avente per meta gli antri della spettacolare caverna, mi inducono a conferire alla puntuale relazione di Giampaoli e all'affascinante racconto di Sansoni una cornice storica.