Torna anche quest'anno, con la XVI edizione, la corsa benefica per raccogliere fondi contro il tumore al seno "Corri la vita", un appuntamento ormai tradizionale che coinvolge migliaia di persone con una corsa (o una passeggiata) per le strade di Firenze.
Un test, condotto grazie al co-fondatore di una startup e un radiologo, vuole dare un'idea di come funzionino questi “cervelli”. Che presto potrebbero salvarci la vita
Su Nature Communications uno studio internazionale cooordinato dagli ematologi della Statale. Si potrà in futuro prevedere la progressione della malattia dalla sua variante silente verso forme aggressive e sintomatiche
“Affrontare il tumore al seno: dalla prevenzione alla cura” è il titolo del convegno tutto al femminile organizzato dal Soroptimist Club di Grottaglie, da un’idea della professoressa Marisa Patruno, con il patrocinio del Comune di Grottaglie e della parrocchia San Francesco di Paola, tenutosi lo scorso 5 maggio.
Un nuovo metodo per uno screening precoce e accurato del cancro al seno è stato sviluppato in Israele dai ricercatori dell'Università Ben-Gurion del Negev e dal Centro medico dell'Università di Soroka, utilizzando la tecnologia disponibile in commercio.
Descritto nello studio pubblicato su "Gastroenterology", il nuovo algoritmo può cambiare la pratica clinica per la sua immediata applicabilità.
Terapia genica contro i tumori, una realtà concreta anche in Italia e anche per i pazienti più piccoli. Un successo accaduto a Roma all'ospedale dei bambini più famoso di Italia.
"Sono sempre andata incontro alle mie necessità, alle mie debolezze e ai miei desideri". Così diceva in un'intervista di qualche anno fa Marina Ripa di Meana, uccisa oggi a 76 anni nella sua casa di Roma da un tumore contro il quale combatteva da 16 anni. Personaggio televisivo, stilista e scrittrice, è famosa tra l'altro per l'autobiografia 'I miei primi 40 anni'.
Un percorso nella malattia ambientato in un reparto di urologia oncologica di un ospedale italiano. Un format "innovativo" con episodi 'snelli' che si avvale di una mescolanza di generi che vanno dal dramma alla commedia.
Roma - Da uno studio ALTEMS, alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari, Università Cattolica Sacro Cuore di Roma, emergono chiari benefici dall’utilizzo di una tecnologia “patient friendly”: riduzione dei tempi di somministrazione da 90 a 5 minuti e dei tempi di attesa in ospedale del 34%, ridotta del 50% la permanenza nel day-hospital, migliore qualità di vita per il paziente, minore impatto sul caregiver.