ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

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Sabato, 25 Marzo 2017 00:00

Crisi Venezuela L’albero del Pane per il Venezuela

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La crisi economica del Paese continua a crescere e la gente paga con la fame. Forum al Teatro Golden l’8 aprile

Crisi Venezuela l’aveva accoratamente dibattuta a febbraio l’on. Lester Toledo, in Europa per difendere la democrazia, nel suo accorato appello dalla sede della Stampa Estera per il sostegno al Paese caraibico, in compagnia dell’on. Fabio Porta (Deputato Italiano eletto nella Circoscrizione Estero America Meridionale). Oltre alla crisi economica e all’inflazione selvaggia che ha portato al razionamento dei beni primari, non ultima la decisione di razionare la farina destinandola esclusivamente alla produzione del pane, vietando i dolci e determinando la chiusura di alcuni forni. Il fenomeno della fuga delle imprese era già attivo nel 2015, quando parlando con la proprietaria di una gelateria lamentava l’impossibilità, sempre maggiore, di approvvigionare le materie prime, motivo che aveva spinto il marito ad aprire la stessa attività in Europa, in attesa di trasferire l’intera famiglia al sicuro e tra le lacrime per la propria terra. Oggi, come allora, si aggiunge l’assenza di farmaci, di pannolini e di tutti quei beni che fanno la dignità di un popolo. Mentre il mercato nero imperversa e la fa da padrone con un’economia a due misure e una criminalità sempre più violenta.

Nicolás Maduro non riesce a placare il profondo buco economico che sta travolgendo il Venezuela e Toledo parla, a chiare lettere, di corruzione e di ingenti somme di denaro che arrivano in Europa e di trasferimenti su conti d’oro negli Stati Uniti di familiari dei parlamentari. Mentre l’inflazione è arrivata all’800 per cento – secondo un’inchiesta realizzata da tre università Venezuelane – sale a 81 la percentuale di abitanti ridotti in povertà contro il 34,1 per cento del 2014.

Il deputato racconta la sua storia, di come le forze governative - prive di alcun mandato - abbiano fatto irruzione nella propria abitazione nel tentativo di arrestarlo mentre riusciva a fuggire passando per il cornicione del palazzo, ricoverandosi nella conduttura dell’aria condizionata dove è rimasto fermo per ore e ore prima che gli amici lo aiutassero a fuggire. La fuga non ha risparmiato a parenti, amici e colleghi pesanti interrogatori, alcuni suoi collaboratori invece sono stati arrestati e torturati per indurli a dichiarazioni. Lester compie il giro del mondo, senza poter rientrare nella propria terra per spingere all’iniziativa politica. In Italia, come in altre nazioni, per avviare il negoziato internazionale e restituire al Venezuela il governo che aveva un tempo, sostiene, senza repressioni e senza dittatura: per la riconquista della democrazia. L’immagine che restituisce agli intervenuti è completata dall’espressione: “grazie di essere qui e avere il Venezuela come priorità, perché il Venezuela non entra nella valigia”.

Le priorità per il dialogo internazionale sono state da lui individuate nel liberare i prigionieri politici e nel fissare il giorno delle elezioni, ricordando quello delle elezioni dell’Assemblea Nazionale come un bluff.

Sarà nuovamente a Roma il prossimo 8 aprile a Crisi Venezuela – Teatro Golden 10:30 – un appuntamento di riflessione dal titolo “Un filo diretto tra Roma e Caracas” organizzato da FI e PPI con Vente Venezuela. Ecco che dopo l’attenzione al Venezuela del PD con l’on. Fabio Porta sarà la volta del centrodestra area del Partito Popolare Europeo.

Anche se alcuni fili diretti e sospetti, già esistenti e radicati nel quotidiano caraqueño, piuttosto che margariteño, a risposta italiana, dalle cronache e dai vox populi parrebbero consolidati.

La richiesta di Toledo è quella di risanare l’economia e la politica del Venezuela nel rispetto dei diritti umani.

Servizio fotografico dell'incontro SOS Venezuela presso la Sede Stampa Estera di Roma ( Foto di Umberto Calabrese) {gallery}Toledo{/gallery}

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Read 19217 times Last modified on Venerdì, 24 Marzo 2017 23:42

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