Lo ha detto l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali che ha visitato il residence 'Tre Casali' di Anfo (Bs), una struttura che ospita 47 richiedenti asilo, pari al 10 per cento della popolazione residente sul territorio comunale.
SONO CLANDESTINI - "Sono accolti e mantenuti giovani ragazzi - ha proseguito l'assessore citando i dati della commissione prefettizia di Brescia - e nessuna donna, provenienti da Paesi che non sono in guerra come Bangladesh, Costa d'Avorio o Ghana. Sono immigrati economici, quindi clandestini, come il 75 per cento di quelli che sono ospitati in provincia di Brescia".
FERMARE SBARCHI E FARE RIMPATRI - "È chiaro che la redistribuzione di queste 20 persone non è una soluzione, perché il problema si sposterà in un altro Comune. L'immigrazione di massa - ha concluso Bordonali - va bloccata all'origine e vanno promossi i rimpatri dei clandestini, come la Regione Lombardia dice da tempo e come Maroni ha fatto da ministro degli Interni. Il business faraonico dell'accoglienza frutta 4 miliardi all'anno a cooperative e albergatori falliti, ma sta creando incalcolabili tensioni sociali sul territorio e deve essere fermato".