con la mia nota correttiva all’enciclica Deus Caritas est di Benedetto XVI, il papa emerito che mi è carissimo grazie alla sua trilogia su Gesù. Siamo dentro agli ultimi giorni dell’anno straordinario della misericordia, che si chiuderà domenica 20 novembre, indetto da papa Francesco, il pastore dell’Evangeli gaudium, che ci ha lasciato diversi libri, come Il nome di Dio è misericordia e E’ l’amore che apre gli occhi, per fare solo due esempi.
L’amore che apre gli occhi mi fa proporre il filo etimologico: amore it < amore lat. abl. < am.ur.e, ‘che vengaam la baseur del cuoree’.
Il lat. Caritas etima kar.it.ash, ‘forza. Luna+sole. Uno d’origine’.
Schiavo maschio dell’Uno d’origine
http://www.archeomedia.net/carlo-forin-urdu-schiavo-maschio-in-sumero/
ho faticato ad aprire gli occhi, ighi,
igi
n., eye(s); glance; face; aspect, looks; front (reduplicated ig, ‘door’ –no: giro di –ig-) [IGI archaic frequency].
v., to see.
adj., the main component of many stones names.
prep., before, in front of; in the presence of (with …-a(k)-se).
che erano le stelle del cielo, grafate ighighi, dei e demoni confusi, poi angeli e demoni, per estrarre la porta j.anu.a, che rimane aperta in:
(gis/gi) ig
door, entrance [IG archaic frequency: concatenates 2 sign variants].
Dunque, sono arrivato a separare demoni ed angeli, per riconoscere i galli, che sono nella X ecloga di Virgilio ed in Semerano:
La voce Galli, stante alla tradizione accolta da Diodoro (V, 31, 1), designò genti terrificanti nell’aspetto, dalle voci cavernose e aspre; ciò farebbe sospettare che quella denominazione si sia incrociata con la base corrispondente a sumero-accado gallu (demonio, ‘an evil demon’). Vi sarebbe conferma nella base corrispondente ad assiro galtu (pauroso, ‘terrifying’) e in galadu, accadico galatu (‘to fear’). La voce Gallia è la denominazione data dai più antichi Liguri. Strabone sostiene per i Celti la tesi della loro affinità coi Paflagoni; ad ogni modo la loro civiltà richiama popolazioni del Mar Nero, popoli che hanno assorbito cultura e lingua accadica.
I Celti, come si usa ormai, i Galli, come usavano chiamarli i Romani, si riconoscevano demoni, che non avevano altra paura se non che il cielo cadesse loro sulla testa; combattevano nudi per esser orrendi ai nemici e pronti per l’altro mondo. I Galati di san Paolo sono anatolici che conservano la denominazione accada.
Veniamo alla X ecloga di Virgilio, cum Gallus amore peribat, quando Gallo periva per amore, che ha fatto sbagliar traduzione a Luca Canali con Gallo moriva per eccesso d’amore ed il papa emerito con ‘cediamo anche noi all’amore’ come Gallo.
Siamo dentro al circolo pagano di amore+odio. Le dee Pieridi citate in fondo all’ecloga sono muse ingannatrici che mascherano il male col bene, nascondono l’odio facendo apparire l’amore.
Come er.us = ‘cammino (di) morte’ diventa amore!
Il vate etrusco cantava il destino avverso dell’amico che compiangeva e non ne godeva!
Sono le 6,37.