Sta finendo lo scrutinamento del voto negli States con Donald Trump vincitore (232). Avrebbe perduto la tranquillità ipocrita rappresentata da Hillary Clinton (209). Il mondo dovrebbe essere meno sicuro.
Sono le sei.
Naturalmente, il futuro continua ad essere ignoto. Il sole sorgerà ancora, come ha ripetuto Obama… purchè la valigetta atomica nelle mani di Donald rimanga inattiva.
Sono le 12,30:
Trump presidente, voto shock negli Usa. Clinton ammette sconfitta
"Sarò al servizio di tutti, è ora di superare le divisioni"
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Dedicazione della Basilica Lateranense, festa Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 2,13-22. Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato». I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. |
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L’anniversario della dedicazione della Basilica, costruita dall’imperatore Costantino sul colle Laterano, fu celebrata, a quanto sembra, fin dal secolo XII, il 9 novembre. Inizialmente fu una festa solo della città di Roma. In seguito, la celebrazione fu estesa a tutte le Chiese di rito romano per onorare la basilica chiamata chiesa-madre ed origine di tutte le chiese dell’Urbe e dell’Orbe, e come segno di amore e di unione verso la cattedra di Pietro, che, secondo sant’Ignazio di Antiochia, presiede a tutta l’assemblea della carità. La preghiera del mattino e della sera, CEI.
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Il tempio di Gesù, distrutto sulla Croce, è risorto. Il tempo continuerà. Sarà nell’amore di Gesù in mezzo alle catastrofi del mondo.
Domani l’altro, 11 novembre, sarà san Martino, la fine dell’anno agricolo e dell’anno zumero ad UR III, Ibbi-Sin (2028-2004 a.C.).
Alla fine dell’anno sarebbe potuto scoppiare il caos, che conserva l’accado ka.us, zumero ka.uz, ‘anima.fine’, la fine di tutto. Ogni anima –di cosa, erba, animale, umana- sarebbe andata in brandelli se il dio-demone della morte, Ner.gal, non si fosse unito alla dea della vita, per fare un nome BAU (BABA), dea della città di Lagash, vel Ish-tar, dea poliade accada.
Con ciò vi evidenzio –ur.
ur2
flour; base, foundation; lap, things, leg(s), flanks; loins, crotch; hip; root; trunk of a tree [UR2 archaic frequency].
ru
n., present, gift, offering [RU archaic frequency].
v., to blow; to gift; to offer; to pour out; to inflict; to send (cf.,rug2).5
Capita che il giro di ur sia uru, ‘città’:
uru(ki), eri, iri, ri2; uru2; iri11
city, town, village, district (Akk., uru IV, ‘city’, from Sumerian; Orel&Stolbova derive Hebrew ‘ir from unrelated #1012 *ger- ‘town’) [URU archaic frequency].
Ed io vi prego, oro vos in latino, di osservare ur -à uru.
Notate l’ordine, ordo lat., urdu zum.:
arad (2), urdu (2), ir 3, 11
(male) slave; servant; subordinate (cf., ir3) (Akk., loanword from wardum, ‘male slave, man servant’) [IR11 archaic frequency; 10] .
La gente che viveva in
kalama, kalam [UN]
the land (of Sumer); nation (of Sumerians) (kal, ‘excellent’, + eme, ‘speech, speaking’ ?) [KALAM archaic frequency) .
vel kal, ‘eccellente’, + am:
am3 [A. AN]
writing of coniugation prefix /a-/ with ventive element /-m/ in NS and OB texts – compared with im-ma .
Kal-am si legge ‘che venga l’eccellente’.
L’eccellente può essere il Signore plenipotenziario di vita e di morte sulla città oppure il dio, l’En in ogni caso o Ensi, ‘signore della vita’.
en
n., dignitary; lord; high priest or priestess; ancestor (statue); diviner [EN archaic frequency].
v., to rule.
adj., noble (cf., uru16 [EN] (-n)).
lil2
n., wind, breeze; breath; infection; haunting spirit (of a place); phantom, ghost; back or open country (reduplicated li, ‘cedar scent’? r.: no! Ma eme gir, giro, di li = lil.) [KID archaic frequency: no! Ki+id, terra-dio].
v., to infect.
adj.: haunted.
En lil è il notorio dio Vento.
ensi(3)
dream interpreter; diviner (en2, 3 , ‘enigmatic backround’ +?; cf., en3…tar, ‘to ask’; Akk. sa’ilu(m) [ENSI archaic frequency].
ensi2
city ruler (Old Sumerian); city governor, steward (post-Sargonic) (en, ‘lord, manager’, + si, ‘plowland’, + genitive; Akkadian issiakkum; cf., nisag2, ‘governor’) [ENSI2 archaic frequency].