Io, Giovanni, udii una voce dal cielo: "Va', prendi il libro aperto dalla mano dell'angelo che sta ritto sul mare e sulla terra".
Allora mi avvicinai all'angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse: "Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele".
Presi quel piccolo libro dalla mano dell'angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l'ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l'amarezza.
Allora mi fu detto: "Devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni e re".
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 19,45-48.
In quel tempo Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare i venditori,
dicendo: «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo;
ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.
Domenica 20 novembre 2016, papa Francesco chiuderà la porta dell’anno straordinario della misericordia in san Pietro di Roma [Siamo dentro la chiusura dell’anno liturgico; poi comincerà l’avvento, cioè l’attesa del Natale, nel circolo dell’anno].
Leggo la parola latina misericordia nelle sillabe zumere mi. ser. iku. r. di. a:
mi2 [SAL –(sal.mu: spread out word)]
n., woman; female (this pronunciation of the sign found in compound wards and verbs or in enclitic or proclitic position, Hallo & van Dijk, p. 85) (cf., also, mu10 (woman, female), munus (female, woman), min2 (v., care for) (compounds tend to preserve older word forms).
adj., feminine.
adv., gently[1].
ser 2, sir2 [BU]
n., radiance; daylight (cf., sir2; se-er/ se(-er)-se-er) (Akkadian loan from seru(m) II, ‘morning’).
v., to shine brightly[2].
iku
a surface area measure of 3600 meters2 = 100 sar = 1 square ‘rope’ = 1/18 bur3 (plural Akk. form of eg2, ek2, ‘levee’ [eg2, ek2, embankment (arginamento), bund, dike; a broad earthen bank, which sometimes accomodated a small canal running between two ridges along its top (cf., e) (a, e4, ‘water’, + ig, ‘door’) [EG archaic frequency][3].
-r-
Res è la pronuncia antica di –r-, l’unica lettera polygamma antica significativa di ‘profumo’ in zumero, ed è ciò che sale nei sacrifici, non l’odore, che è ciò che decade.
Capita, dunque, che il zumero sar = infinito = luna+sole vel ser siano radianti da iku.
di (-d)
n., lawsuit, litigation, case; judgment, decision, verdict; sentence [DI archaic frequency].
v., to judge, decide; to conduct oneself; to go; to escape (di [de2] used as non-finite maru form of dug4, ‘speaking, doing’).
Emesal, cf. de [DI][4].
Di è anche il nome isolato di Dio, riconosciuto in dingir e digir, colui che decide su tutte le cause.
a
n., water; watercourse, canal; seminal fluid; offspring; father; tears; flood. [ A archaic frequency].
Interj., alas!; oh!; ouch! [5]
Prendi, dunque il libretto della tua vita e divoralo in una revisione di vita. Ti riempirà le viscere di amarezza, ma in bocca ti sarà dolce come il miele, mel lat., me.el, ‘parola (di) Dio’. L’amarezza ti verrà dalla spelonca di ladri, se tu sei pulito. E lo zelo per pulire dalla parola di Dio che ti divorerà riempendoti di dolcezza.
[1] Diz. Halloran: 175.
[2] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 257.
[3] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 123.
[4]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 42.
[5] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 1.

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