Il primo volumetto è Favino di Antonio La Malfa, il secondo è La carezza del vento di Cinzia Capitanio, illustrati entrambi dalla mano veloce e allegra di Marga Biazzi.

La Malfa racconta l’avventura di un favino che sopraggiunto l’autunno cerca un luogo per svernare, sicchè nella terra si scava una tana; per il tepore si addormenta, mentre in superficie imperversa la neve; quando giunge la primavera, si sveglia e non è più lo stesso perché ha messo le radici e gli è cresciuto un ciuffetto, dal quale crescono baccelli che danno vita a loro volta a nuovi favini, ai quali tocca ripercorreranno il viaggio del proprio genitore; la vita, dunque, «come una ruota che girando torna sempre nella stessa posizione».

La Capitanio, invece, umanizza Refolo, un venticello che accarezza piante, gioca con un ombrello, muove le pale di un mulino…

Narrazioni con un taglio scientifico per parlare del ciclo biologico, di aria, di vento, di effetti concreti, che un bambino vuole conoscere, perché nella fanciullezza l’interesse inizia ad essere concreto; il piccolo passa, infatti, da una modalità magica di conoscenza a quella causale, per cui vuol comprendere le differenze, i rapporti di somiglianza, di contiguità spaziale, i rapporti temporali, per distinguere gli avvenimenti reali da quelli immaginati.

I libri di questa collana sono, allora, al servizio della divulgazione scientifica e della conoscenza del mondo e sono scritti con uno stile disincantato, ironico, ludico. 

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