Panorama pubblica oggi l'intervista a Tullio De Mauro, per celebrare il celebre linguista e docente universitario nel giorno della sua scomparsa quando criticava "la scuola di Renzi come un passo nel vuoto". Non veniamo da una scuola dove le parole non si inventano, sono là a nostra disposizione per esprimere concetti e opinioni senza girare intorno creando immagini e suggestioni. De Mauro aveva questo pallino.
E' morto nella sua casa di Roma Tullio De Mauro, è stato stato ministro dell'Istruzione del governo Amato dal 2000 al 2001. Dal 2007 dirigeva la Fondazione Bellonci e presiedeva il comitato direttivo del Premio Strega.
De Mauro è nato a Torre Annunziata il 31 marzo 1932 e si è laureato in Lettere classiche nel 1956. Libero docente di Glottologia nel 1961, è stato assistente ordinario dal 1958, professore incaricato dal 1961, professore straordinario e poi ordinario dal 1967 insegnando materie linguistiche (Glottologia, Linguistica generale, Linguistica italiana) e Filosofia del linguaggio nella Facoltà di Lettere della Sapienza (1961-67, 1974-2007) e nelle università di Napoli Orientale (1958-60), Palermo (1967-70) e Salerno (1970-74), poi a Roma.
Ha svolto e pubblicato studi di sintassi delle lingue indoeuropee antiche, di lessicologia e semantica storica, storia delle idee e teorie linguistiche, semantica teorica, storia linguistica italiana, lessicostatistica, linguistica educativa. Tra i volumi di cui De Mauro è autore, molti dei quali tradotti in altre lingue, ci sono 'Storia linguistica dell’Italia unita' (Laterza, Bari 1963), 'Introduzione alla semantica' (Laterza, Bari 1965), 'Ludwig Wittgenstein: his Place in the Development of Semantics' (Reidel, Dordrecht 1966), introduzione e commento a 'Corso di linguistica generale' di F. De Saussure (Laterza, Bari-Roma 1967), 'Guida all’uso delle parole' (Editori Riuniti, Roma 1980).
Tra i libri più recenti spiccano il 'Primo Tesoro della Lingua Letteraria Italiana del Novecento', edito da Utet e Fondazione Bellonci e il 'Grande dizionario italiano dei sinonimi e dei contrari' in due volumi, uscito per i tipi della Utet nel 2010. De Mauro è stato inoltre presidente della Società di Linguistica Italiana (1969-73), della Società Italiana di Filosofia del Linguaggio (1982), della Fondazione Mondo Digitale (2001-10), del comitato direttivo del Premio Strega (dal 2007). Dal 2003 socio corrispondente, poi Accademico della Crusca e dal 2012 socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei.
Oltre ai riconoscimenti internazionali (Life honorary membership dell’AATI, American Association of Teachers of Italian; Doctor honoris causa delle università di Louvain Catholique (Lovanio) 1999, Ècole Normale Supérieure (Lione) 2005, Waseda (Tokyo) 2008, Bucarest 2009, Sorbonne Nouvelle (Parigi) 2010, Pablo de Olavide (Siviglia) 2012 e Ginevra 2013), De Mauro nel 1995 è Grande ufficiale al merito della Repubblica e dal 2001 Cavaliere di Gran croce al merito della Repubblica Italiana. Tra gli incarichi pubblici, nel 1976-78 è stato assessore alla Cultura della Regione Lazio e nel 2000-2001 ministro della Pubblica istruzione con il governo Amato bis.
GENTILONI - "Ricordo Tullio De Mauro maestro appassionato per quanti amano la scuola, la ricerca e la lingua italiana" ha scritto su Twitter il premier Paolo Gentiloni.
LA REGIONE TOSCANA LO RICORDA
FIRENZE - "Questo paese aveva ancora tanto bisogno di lui: della sua enorme competenza di linguista, della sua cultura, della sua passione per una scuola capace di formare cittadini consapevoli". Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ricorda Tullio De Mauro, l'illustre studioso della lingua italiana ed ex ministro dell'istruzione scomparso oggi all'età di 84 anni.
"De Mauro – prosegue Rossi – ha sempre avuto ben chiaro nella sua attività di studioso e ricercatore della lingua il nesso tra conoscenze e competenze linguistiche diffuse e costruzione di una società democratica forte e aperta. E in questo momento, in cui spesso con tanta approssimazione e confusione si discute di post verità e di controllo dell'informazione, emergono con ancor maggior valore le sue analisi sugli analfabetismi, strumentali e funzionali, vera piaga del nostro paese".
"La lezione di De Mauro – continua il presidente – rappresenta non solo un'eredità scientifica preziosa per tutta la cultura e il mondo della ricerca italiani, ma costituisce un monito ineludibile per la politica. Chiede, oggi più che mai, un impegno a rilanciare politiche per la scuola e per la conoscenza: antidoto fondamentale contro la crisi delle democrazie occidentali e per dare un futuro di crescita alle nostre società".
Anche la vicepresidente e assessore alla cultura, Monica Barni, si unisce al ricordo dello studioso scomparso: "L'Italia ha perso un grande intellettuale, grande non solo perché uno dei più importanti studiosi dei fatti di lingua e dell'educazione linguistica, ma anche perché ha sempre accompagnato il suo studio all'impegno civile, come docente, come assessore regionale, come ministro, contro le diseguaglianze sociali, che sono prima di tutto educative e quindi culturali. Si è sempre battuto – dice ancora Barni - per l'innalzamento dei livelli di istruzione perché tra gli ostacoli che limitano la possibilità di partecipazione alla vita sociale sta l'impossibilità, purtroppo ancora di gran parte della popolazione italiana di accedere alle informazioni necessarie per vivere e l'incapacità di comprendere e controllare ciò che accade intorno. Senza alfabeto, ripeteva spesso, non c'è democrazia; senza alfabeto c'è solo sottosviluppo".
IL SINDACO DI FERRARA
Con dolore apprendiamo della scomparsa di Tullio De Mauro.
A Ferrara è stato tra i protagonisti più attivi del Festival Internazionale, sempre seguito e ascoltato con grande attenzione e interesse anche durante l'ultima edizione del 2016.
Un Maestro colto e appassionato, energico e attento: lo ricorderemo sempre tra le vie della nostra città o durante i suoi dialoghi con gli studenti delle scuole o nei suoi interventi nelle sale della Biblioteca Ariostea.
La città di Ferrara, unendosi a tutto il mondo della cultura Italiana, porterà sempre nel cuore il ricordo di Tullio De Mauro.
Il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani
L'assessore comunale alla Cultura e vicesindaco Massimo Maisto
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