Alle ore 12, seguirà, sempre al Paganini, l’inaugurazione di un nuovo mezzo della Colonna Mobile d’Emergenza Barilla e del Comitato Provinciale di Parma Organismi di Volontariato della Protezione Civile, con la distribuzione di tè caldo e scarpette di Sant’Ilario. La “Colonna Mobile” è una struttura di pronto intervento per persone colpite da calamità naturali, composta da un camion cucina che eroga fino a 500 pasti caldi all’ora, una tensostruttura con panche e tavoli, un modulo cucina dedicato a persone celiache e, infine, un nuovo camion frigo per la conservazione degli alimenti.
La Colonna è supportata da un gruppo speciale di volontari di protezione civile: gli Angeli Barilla, dipendenti dell’azienda formati per prestare soccorso in caso di necessità e che quest’anno sono intervenuti, insieme a molte altre organizzazioni di volontariato, durante il terribile sisma che ha colpito l’Italia centrale, ritenendo essenziale un ulteriore ampliamento della struttura per prestare un soccorso ancora più tempestivo ed efficiente
Sempre venerdì 13 gennaio, come da tradizione, è in programma la Santa Messa nell’Oratorio Sant’Ilario, alle 9.15, in via Massimo D’Azeglio. La solenne celebrazione del Santo Patrono avverrà in Cattedrale con la Santa Messa, alle 17, officiata dal vescovo monsignor Enrico Solmi.
E’ il quinto anno che la cerimonia si svolge all’Auditorium Paganini e non più nella sala del Consiglio Comunale del Municipio, come in passato.
Sono pervenute al Comune circa una trentina di nominativi proposti come possibili candidati. I proponenti sono diversi, considerando che alcune proposte di candidatura sono state sottoscritte da più sostenitori. Le proposte sono pervenute principalmente via mail.
Il premio Sant’Ilariofu istituito nel 1986, dalla Giunta guidata dall’allora sindaco Lauro Grossi. In quell’occasione fu approvato il “Regolamento per la concessione delle civiche dichiarazioni di benemerenza”, modificato con delibera di Consiglio Comunale n° 78 del 17/9/13 in “Regolamento per la concessione delle civiche dichiarazioni di benemerenza e della cittadinanza civica”. La prima edizione del Premio si tenne nel 1987.
Le modalità di presentazione delle candidature sono state ampiamente divulgate dal Comune per permettere la massima partecipazione.
Le proposte di concessione, come da regolamento, sono state formulate da singoli cittadini, da Enti, dai membri del Consiglio Comunale e della Giunta Comunale al fine di segnalare l’attività di tutti coloro che abbiano in qualsiasi modo contribuito a migliorare la vita dei singoli e della comunità e ad elevare il prestigio della città.
Le benemerenze cittadine sono destinate, infatti, a premiare le persone, gli enti o le associazioni e gli organismi che nell’ambito cittadino si siano particolarmente distinti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, dello sport, dell’assistenza, delle iniziative filantropiche, della collaborazione all’attività della pubblica amministrazione o che si siano distinti per atti di coraggio e di abnegazione in nome dei valori di umanità e solidarietà. In casi particolari, le dichiarazioni di benemerenza possono esser conferite alla memoria.
Ogni anno l’Amministrazione, in base al regolamento vigente, ha la possibilità di assegnare fino ad un massimo di 5 medaglie d’oro e 7 attestati di benemerenza. I Segni di Benemerenza possono essere: Medaglia d’oro, Attestato di Civica Benemerenza e Sigillo della città di Parma (previsto solo in casi eccezionali).
Sant’Ilario di Poitiers - (Poitiers, 315 circa – Poitiers, 367) – è il Santo Patrono della città di Parma, teologo, filosofo e scrittore, è stato proclamato Dottore della Chiesa da papa Pio IX nel 1851. La leggenda narra che un calzolaio, vedendo Sant’Ilario attraversare Parma scalzo durante una giornata di neve, impietosito, gli regalò un paio di scarpe. Il giorno dopo, l’uomo, ritrovò un paio di scarpe d’oro proprio dove si trovavano le scarpe donate a Sant'Ilario. Questa è la leggenda che ha dato origine alla tradizione secondo cui nel giorno del patrono vengono preparate le famose “scarpette”, tipici dolci legati alla festività del patrono.
Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore