ANNO XVIII Settembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 10 Gennaio 2017 18:53

Schiaffo a “mille stelle” dell’Europa a Beppe Grillo

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Grillo pensava all’Europa come carta di credito per maggiori consensi in Italia. Dove la protesta contro la Casta assume proporzioni bulgare, ma non sii tramuta in altrettante percentuali per il suo M5s.

Così ha pensato bene di accreditarsi meglio nell’Ue per poi giocarsi la sua partita a poker in casa. Questo come motivo di fondo. Ma la mossa di abbandonare lo schieramento di Farage, contrario alla moneta unica e fautore del Brexit, per allearsi con i liberaldemocratici dell’Alde non gli è riuscita. E così ora si trova da solo nell’agone europeo, ma ancora più emarginato, malgrado le percentuali di consenso al suo movimento, in casa, in Italia.
Abbandonare la vecchia alleanza per aderire all’Alde, (rinnegare, cioè, quanto aveva sostenuto finora contro la moneta unica e le politiche migratorie) è stata una mossa spregiudicata, che Grillo aveva valutato possibile per motivi che potrebbero avere una loro validità. In primo luogo, raggiunto lo scopo del Brexit, Farage, prima o poi, scioglierà il gruppo. E in questo caso i cinque stelle si sarebbero trovati da soli, con ridotti spazi di intervento nel parlamento europeo, meno soldi al gruppo e meno possibili cariche da spartire, Giocando di anticipo, l’alleanza con i liberaldemocratici avrebbe potuto salvare capra e cavoli e dare maggior credito al movimento che, da portavoce della protesta italiana, si sarebbe trasformato in vero soggetto politico, in grado di dialogare con gli altri partiti. Occorreva l’ok della base, ma, questo si sa, non era altro che un pro-forma: la base del web, pilotata come se aderisse a qualcosa di padronale (la Casaleggio srl), avrebbe detto sicuramente di sì, così com’è stato. Quindi, via libera all’accordo coi liberaldemocratici europei. I quali, però, dopo avere sedotto il guru del M5s, lo hanno abbandonato. Tacciandolo, in pratica, di inaffidabilità e, tra le righe, facendo notare che la richiesta di alleanza era anche un mezzo per conquistare qualche prebenda in parlamento. Un vero e proprio schiaffo a … mille stelle per le ambizioni di Grillo e del suo movimento.
Grillo giustifica la sconfitta con il fatto che gli apparati sono contro il M5s. Ed è cosa che potrebbe essere vera. Ma la protesta ad oltranza, l’assenza di proposte alternative, il cavalcare il treno del “no” ad ogni costo, degli insulti, delle accuse e qual’altro sono elementi in grado di accreditare il M5s nei confronti di chi, nel corso degli anni, ha apparecchiato e sparecchiato apparati a proprio piacimento? E’ possibile, quindi, che le ragioni delle proteste italiane che si coagulano in parte su Grillo & C. rimangano tali. Ed è possibile che dallo schiaffo ricevuto dall’Europa anche Grillo e il suo movimento ne escano, alla distanza, ridimensionati.

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