Stiamo assistendo ad una preoccupante escalation di aggressività espressa nei confronti degli autisti di Ataf con una ventina di episodi registrati nel 2016, a dimostrazione che il personale è fortemente esposto a rischi e stress.
Troppo spesso si sono amplificati errori e comportamenti non corretti degli autisti delegittimando l’operato dell’intera categoria con giudizi sommari che non rendono giustizia all’impegno della stragrande maggioranza, senza contare l’esposizione al pericolo di aggressione specialmente se trattasi di donne e di servizi resi in fasce orarie serali o notturne.
E’ necessario individuare, coinvolgendo l’azienda e l’Amministrazione Comunale, forme di protezione in grado di garantire la sicurezza e la dignità di lavoratori, sia autisti che controllori, che svolgono un servizio pubblico con le relative responsabilità”. (fdr)
Anche il Movimento 5 stelle è intervenuto attraverso la capogruppo del Comune Silvia Noferi:“Come consigliera comunale e come donna voglio esprimere la mia piena solidarietà alla dipendente di ATAF che ieri è stata aggredita da un passeggero mentre stava svolgendo servizio come autista augurandole una pronta guarigione.
Purtroppo – aggiunge la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – duole constatare che fino a quando l'azienda non si deciderà a prendere provvedimenti per mettere in sicurezza le postazioni di guida è prevedibile che episodi di questo tipo si possano ripetere.
La sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente si trovano a svolgere il proprio lavoro a contatto con un pubblico variegato, in cui si possono trovare anche persone instabili e pericolose, che non hanno scrupoli a ricorrere alla violenza con un minimo pretesto, non può più essere posticipata.
Abbiamo più volte sollevato l'urgenza di mettere in sicurezza le cabine degli autisti, sia tramite l'adeguamento dei mezzi già in dotazione che prevedendo di acquistare mezzi già provvisti ma non ci risulta che sia stato fatto nulla a riguardo.
Non possiamo sempre aspettare che accada qualcosa di grave per correre ai ripari” conclude Silvia Noferi. (s.spa.)
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