Mediatore fra la sinistra del partito e la maggioranza di Renzi è Michele Emiliano, magistrato, ex sindaco di Bari, attuale presidente della Regione Puglia, aspirante segretario al posto di Renzi, pronto a raggiungere D'Alema e Bersani nel caso le trattative fallissero. Probabilmente le trattative falliranno. Malgrado le dichiarazione ("La scissione non è auspicabile, sarebbe la fine del Pd"), probabilmente Renzi punta a questo, a realizzare il partito che ha in embrione da tempo, senza dinosauri, gli stessi che lui, rottamatore, intende rottamare. E se la scissione è la via della rottamazione, peer Renzi ben venga. E' pronto a giocare la sua scommessa al centro (dove potrebbe trovare diverse altre aggregazioni) piuttosto che l'avventura con la sinistra. Quindi, in questa ipotesi, quaalsiasi intesa con la sinistra del partito sembra impossibile e destinata a concludersi a ... pesci in faccia, facendo riferimento al 24 dicembre 2012, quando Emiiiano era ancora sindaco di Bari e la Finanza, sospettando un'intesa fra il sindaco e il clan locale dei fratelli Degennaro, imprenditori del pesce, effettuò una perquisizione della sua abitazione e nella vasca da bagno trovò circa trenta chilogrammi di pesci freschissimi, alcuni ancora pieni di vitalità: il dono del clan per un "favore" fatto dall'ex magistrato, Emiliano si scusò ma non si dimise. Renzi, per l'appartamento in "dono" a Firenze e per i possibili intrallazzi paterni non gli è da meno, ma è appunto per questo che due negatività non potranno mai diventare positive.
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