ANNO XVIII Settembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 17 Maggio 2017 00:00

Mentre si discute su niente assegno per il coniuge divorziato, Berlusconi paga 2 milioni all'ex coniuge

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Silvio Berlusconi è uno "fra gli uomini più ricchi nel mondo tenuto conto delle partecipazioni azionarie e della proprietà di prestigiose ville". Giusto, dunque, che continui a versare a Veronica Lario due milioni di euro al mese.

Lo ha stabilito la Prima sezione civile della Cassazione (sentenza 12196 redatta da Pietro Campanile, presidente Salvatore Di Palma), respingendo il ricorso presentato dall'ex presidente del Consiglio contro la sentenza della Corte d'appello di Milano del luglio 2014. Piazza Cavour ha evidenziato che "la Corte territoriale ha posto in evidenza il rilevante divario fra le condizioni patrimoniali e reddituali degli ex coniugi, ponendo in risalto l'ammissione dello stesso Berlusconi di essere 'ultracapiente'".

Si ricorda che la sentenza si riferisce al periodo in cui l'ex premier e la Lario non erano ancora divorziati. La recente sentenza che fa discutere e che riguarda l’eliminazione del tenore di vita riguarda i divorziati.

La Suprema Corte ha ricordato che "l'obbligo di assistenza materiale trova di regola attuazione nel riconoscimento di un assegno di mantenimento in favore del coniuge che versa in una posizione economica deteriore e non è in grado, con i propri redditi, di mantenere un tenore di vita analogo a quello offerto dalle potenzialità economiche dei coniugi. Un orientamento, ha fatto notare piazza Cavour, al quale si è attenuta la Corte d'appello di Milano che "è pervenuta alla conclusione che la Lario non potesse con i propri mezzi conseguire il tenore di vita analogo a quello goduto durante la convivenza matrimoniale, escludendo poi che tale aspirazione comportasse la realizzazione di uno scopo eccessivamente consumistico o comunque destinato alla capitalizzazione o al risparmio".

Gli 'ermellini' hanno quindi ricordato che "al fine della determinazione del 'quantum' dell'assegno di mantenimento, la valutazione delle condizioni economiche delle parti non richiede necessariamente l'accertamento dei redditi nel loro esatto ammontare, essendo sufficiente un'attendibile ricostruzione delle complessive situazioni patrimoniali e reddituali dei coniugi". Piazza Cavour, respingendo il ricorso di Berlusconi, lo ha condannato anche a pagare le spese processuali del giudizio di legittimità per una somma di 40 mila euro, oltre a 200 di esborsi. In primo grado, il Tribunale, dichiarando la separazione personale dei coniugi, aveva condannato l'ex premier a versare alla Lario un assegno di tre milioni di euro mensili, poi ridotti a due in appello e oggi confermati dalla Cassazione.

Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore

Sostengo Agorà Magazine
Read 1400 times Last modified on Martedì, 16 Maggio 2017 18:22

Utenti Online

Abbiamo 754 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine