Va da sé che il tremore viene quando si mangia troppo, abbinghiàre è termine tarantino per rappresentare il modus operanti di chi si rimpinza alla faccia nostra. 24 persone e quattro ditte coinvolte in un possibile scandalo che scuote il comune a due settimane dal voto. Finti lavori nell’isola bella e corruzione. Azz!
Un sondaggio elettorale proposto durante la settimana - e non citiamo i risultati non solo perché siamo al limite dei 15 giorni in cui non si fanno previsioni, soprattutto perché i sondaggi non ci piacciono, da ex studente di statistica vorrei capire come si costruisce il campione caotico. Tuttavia esso ripropone quello che avevo scritto in un corsivo due settimane fa, quando parlavo di panzer all'orizzonte. E in effetti se si dovesse dare credito al sondaggio, e noi non lo diamo, ci sarebbero quattro sindaci avanti che si cuccano insieme il 50% - altro che vittoria al primo turno -, e come giocatori di poker stanno in partita avendo alle spalle quattro gregari tutti all’8%. Un disfacimento elettorale frutto del boom di liste, quasi il doppio della volta scorsa. Mi viene da dire quello che si dice in un cantone svizzero: Have raggione ‘a vecchia’ Sce sciucàte a ripa de mar’
L’altra notizia che campeggia nel fine settimane è la vendita dell’Ilva, che si tinge di giallo, per via del colore del semaforo che ha acceso il Ministero dello Sviluppo Economico, in sigla Mise, che in linguaggio figurato potrebbe dire...si mise in mezzo, perché c’è il rischio che l’Europa dica no al trust di Arcelor e Marcegaglia. Ma intanto molti candidati sindaci, per quello che potrà fare il primo cittadino, dicono No! Proprio all’Ilva. Ammav'dè, diss'ù cecat! Sempre da quel cantone di sopra. Buona Domenica.
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