Questo premio creato dall’Aido/Admo di Cesano Boscone ha tra le sue finalità quella di sensibilizzare la cittadinanza su una tematica quale la donazione di organi. Molti i poeti intervenuti e che hanno mandato i loro elaborati, che sono stati esaminati attentamente dalla giuria composta da Alberto Figliolia Giuliano Parolini e Fabio Amato, hanno potuto leggere davanti alla platea le loro liriche.
Come l’anno scorso anche quest’anno è intervenuta L’Eco apps musicale, orchestra di chitarre formata dagli studenti della scuola media Alessandrini di Cesano Boscone che ci hanno commosso con l’esecuzione di alcuni brani molto intensi. In sala erano esposti anche i quadri del pittore Alfredo Caputo. Quest’anno hanno partecipato anche gli allievi del laboratorio di scrittura creativa del carcere di Opera, invitati da Figliolia che è volontario nella struttura. Dopo i saluti del consigliere comunale Primerano in rappresentanza dell’amministrazione comunale, il presidente dell’Aido Enzo Madaffari e il vice Giuliano Parolini hanno sottolineato come stia aumentando la sensibilità degli italiani riguardo questa tematica.
Le donazioni sono in aumento e il pregiudizio che per molto tempo aveva accompagnato questo atto d’amore sta lasciando il posto alla consapevolezza dell’importanza del gesto. Una delle novità è la possibilità di far scrivere sulla carta d’identità al momento del rinnovo la disponibilità alla donazione. Varie testimonianze di persone che sono ancora tra noi grazie alle donazioni hanno commosso la platea sempre molto attenta. Il presidente dell’Admo Ruggero Pignataro ha sgombrato il campo dall’equivoco tra midollo spinale, presente nella colonna vertebrale e midollo osseo presente nelle ossa del bacino, del cranio e nello sterno. La paura di molti di subire un prelievo invalidante quindi non ha ragione di essere, in quanto la colonna vertebrale non viene minimamente toccata.
La storia che ha colpito è quella di Giuseppe un ospite della Sacra Famiglia di Cesano Boscone, che aveva espresso il desiderio parlando col suo educatore di donare i suoi organi qualora fosse morto. Purtroppo nel 2000 un ictus l’ha portato via e il suo educatore memore del desiderio di Giuseppe ha convinto il suo tutore a compiere questo grande atto d’amore. Le sue cornee hanno ridato la luce a chi aveva perso la vista. La sensibilità di Giuseppe è un grande insegnamento per tutti noi, l’amore per il prossimo non ha confini né muri.
L’arte ha la grande capacità di abbattere i muri e la presenza del laboratorio di lettura e scrittura creativa del carcere di Opera ne è un grande esempio. Il laboratorio è stato fondato dalla signora Silvana Ceruti e si avvale di volontari, che offrono la possibilità ai detenuti di confrontarsi creando il gusto per la letteratura e per il bello artistico che diventa per loro fonte di riscatto e rinascita.
Parlando con un ragazzo albanese ha sottolineato quanto lo stia aiutando il fatto di trovarsi tutti i sabati pomeriggio con i suoi compagni e coi volontari. Spesso, le vicissitudini della vita ti portano ad un’esistenza solitaria e a dover lottare per sopravvivere e il rischio di sbagliare è molto elevato. Stando da soli si pensa di essere i più forti e che i rapporti umani siano basati solo sulla violenza. Qui mi ha detto sto imparando che esistono punti di vista diversi dal mio e che sono leciti allo stesso modo. Imparo a discutere senza aggredire e questa è la grande funzione del laboratorio.
Il premio diviso in sezioni ha visto nella sezione a tema libero il 1 premio ex aequo dato a
Alessio Menegoli con la lirica Reati e sentimenti
Cinzia Sironi con la poesia Un bacio
Tecla Terazzi con l’opera A Marina Cvetaeva.
Nella sezione in lingua straniera ha vinto
Tecla Terazzi con la lirica Senza titolo poesia scritta in latino di catulliana memoria
Nella sezione giovani talenti il primo premio è andato a
Valeria Bassi con la lirica Anoressia è forse vita questa?
Numerosi sono stati gli attestati di merito.
Tra i partecipanti al laboratorio di scrittura creativa sono stati premiati ex aequo
Luis Adinolfi con il testo Montevideo
Albert Borsalino con Amleto 2.0.
Alla fine del pomeriggio le due associazioni hanno offerto un ricco aperitivo molto gradito da tutti gli intervenuti, con l’auspicio che il 2018 veda la 3 edizione di un premio che regala emozioni e informazioni preziose.
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