I partecipanti al laboratorio oltre ad imparare i rudimenti della recitazione e della presenza scenica, si sono cimentati come autori acquisendo anche i rudimenti della tecnica di scrittura teatrale che si differenzia molto dalle altre tecniche di scrittura dovendo necessariamente essere poco prolissa, diretta e di immediata comprensione da parte del pubblico.
Ne è venuto fuori uno spettacolo vero in cui gli attori, nella più classica tradizione del teatro civile, non interpretano un personaggio ma sono loro stessi personaggi della rappresentazione.
L’idea è quella di un treno come tanti, col suo carico di storie e di umanità che, per un guasto che poi scopriremo non essere realmente un guasto, si ferma in aperta campagna. Questa sosta forzata diventa occasione di bilancio della propria vita o di un episodio della propria vita da parte dei sei passeggeri che, nella finzione propria del teatro, a turno si estraniano dal resto dei passeggeri pensando ad alta voce a situazioni della loro vita.
Il filo conduttore dei sei monologhi rimane sempre il treno con la sua storia indissolubilmente legata alla storia dell’uomo dell’era industriale, il tutto intervallato da musiche che in qualche modo richiamano i temi dei monologhi stessi.
Le rappresentazioni avranno un duplice scopo.
Il piacere di fare teatro che è terapeutico e che porta ad avere più capacità di relazione, capacità di affrontare un pubblico, capacità di parlare in pubblico.
Ma col passare dei giorni diventato primario, la raccolta di fondi destinati ad “Alzheimer Più” una costola di Falanthra che si occupa specificatamente di malati di Alzheimer e dei loro caregiver…”Alzheimer più “cerca di colmare quel buco assistenziale che va dalla diagnosi all’aggravamento della malattia…quello spazio in cui si può ancora fare molto…ma soprattutto dare dignità ad un percorso di vita, che nella situazione attuale, porta ad un inevitabile isolamento sociale. Alzheimer più è portato avanti da volontari ed è situato nella zona Paolo VI”Alzheimer più” è seguito da volontari professionisti e non e si trova, attualmente, presso la chiesa di S.Massimiliano Kolbe a PaoloVI
Gli interpreti dello spettacolo sono: Cesare Natale, Irma Albano, Dora Guido, Rosa Carrassi, Silvana Tarantini, Franco Martellotta, Daniela Lelli. Le musiche sono curate da Alessia Amati. Luci e audio Marika Piccinni.