ANNO XVIII Settembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 02 Novembre 2017 07:02

Ho sognato mia sorella morta e mi dice che c'è una casa per me...lassù

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La ricorrenza odierna dedicata ai nostri cari mi fa pensare a quei racconti dei miei sogni del mondo occulto, che pure avevo riportato nel nostro sito di informazione ma che gli alterni attacchi hacker hanno distrutto. Ora li riprenderò dalla memoria.

La circostanza è legata al più recente sogno che riguarda mia sorella Silvana persa due anni fa. Mi trovo in viaggio al mare. Ma il paesaggio è totalmente sconosciuto. L’ambiente appare antico con strade fatte con basole di pietra, così come le stesse mura delle case. Tutto l’insieme appare vetusto. I colori sono tenui, come nelle pellicole a colori sbiaditi che tendono al colore ocra chiaro. Parcheggio la macchina e con le persone che vivono con me oggi ci avventuriamo verso il mare. In una strada stretta e senza macchine parcheggiate. La strada termina nel fondo con un piccolo ponte di pietra e c'è solo gente che cammina in entrambe le direzioni. Incontro in questo viaggio altri parenti, cugini anche loro diretti al mare, a piedi. Anche con piccoli animali di compagnia in braccio. 

Superato il ponte, si entra in alcune stanze con banchetti di libri a sinistra e flusso di gente che gira in un dedalo di stanze. Finalmente si arriva al mare. Il colore blu intenso del mare stride col colore ocra di tutto l’insieme, e per andarci occorre scendere da un breve altura.Immagine

Una striscia di sabbia attraversa il mare tutto il davanti creando un primo corridoio di acqua bassa utilizzato per il passeggio. Qui mi perdo la compagnia di viaggio nella confusione che c’è. Il panico che mi prende subito nel ritrovarmi solo in un posto così sconosciuto mi porta a rifare il percorso a ritroso sempre nel dedalo di stanze. Ritorno nell’androne dove c’è la bancarella di libri e riviste, ma non attraverso il ponte.

Mi ritrovo invece in un corridoio stretto dove c’è un bambino che sta correndo in avanti. Io gli vado dietro spinto dal ricordo di quando solitamente rincorrevo un figlio per gioco e proprio nello svoltare un angolo del corridoio il piccolo scompare dietro una donna che mi si para davanti.

E’ mia sorella che subito abbraccio e a lungo. Una sensazione fisica che si trasmette a tutto il corpo. Ma so che è morta, ne ho piena coscienza. Per questo le chiedo in modo preciso:

“ma dove stai, in Cielo?”

Lei mi sorride e non risponde, mentre il bambino passa fra noi sbarellandoci un po’.

Le chiedo di nuovo “ma chi è questo bambino?” A questo punto lei risponde ancora: “è uno che vive accanto a te”.

Le risposte precise nei sogni sono davvero rare. Spesso sono solo segnali da interpretare e quest'affermazione mi fa riflettere un attimo, ma subito dopo le chiedo urgentemente:

“ho forse una casa qui?”

Lei risponde con il suo modo di parlare e il suo tono riconoscibilissimo, con le frasi corte e le conclusioni precise. 

“Si, e lo incontro sempre questo impertinente, quando vengo a vedere se sei arrivato.”

Mi sveglio con la piena consapevolezza di aver sognato mia sorella e con tanti pensieri positivi. 

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