«Non possiamo che ringraziare delle attestazioni di solidarietà e di vicinanza giunte dopo lo spiacevole episodio della scorsa settimana, ma come Slc Cgil sentiamo il bisogno di riportare l'attenzione sulla necessaria solidarietà da mostrare anche e soprattutto alle donne che hanno avuto il coraggio di denunciare questo sfruttamento: vogliamo quindi lanciare una "sfida" a Tim, Vodafone, Wind, Fastweb e ad altri committenti coinvolti nelle vicende dei call center di via Bari e via Lacaita a Taranto e di Lizzano affinché incontrino i call center "sani" del territorio per affidare l'attività in appalto a coloro che vorranno assumere con un contratto di lavoro regolare alle lavoratrici che sono state rese schiave e che hanno avuto il coraggio di tenere la schiena dritta».
È il messaggio di Andrea Lumino, segretario generale della Slc Cgil di Taranto che dopo l'aggressione e la minaccia subita nei giorni per l'ennesima denuncia di un call center da sottoscala, ha voluto lanciare un segnale di vicinanza concreta soprattutto a quelle persone che hanno avuto il coraggio di denunciare consapevoli che avrebbero perso il loro unico posto di lavoro.
«Non è possibile - ha aggiunto Lumino - che chi ha il coraggio di difendere la propria dignità, ma anche quella di tutta la comunità tarantina, possa rimanere senza sostentamento per la propria azione coraggiosa: a Taranto, oltre ai sottoscala, abbiamo call center regolari, grandi e 'piccole realtà, che rispettano le regole: come Slc Cgil ci proponiamo di aprire un tavolo di confronto immediato tra committenti e call center sul territorio perché abbiamo il dovere morale ed etico, prima che sindacale e vertenziale, di dare una risposta a queste lavoratrici».
Per il sindacalista tarantino «con la buona volontà di manifestare concreta solidarietà, nel giro di un mese è possibile trovare una soluzione efficace dimostrando al contempo che le forze sane possono "fare squadra" sul territorio e dare risposte vere contro chi lo sfrutta barbaramente. Vorremmo che le istituzioni battessero un colpo e, mettendo per un attimo da parte la propaganda da campagna elettorale, partecipassero a questo tavolo che - ha concluso Lumino - come Slc Cgil ci rendiamo disponibili sin da subito a coordinare».
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