Sognare Gesù, in questi giorni di passione può essere davvero significativo; anni fa, nella notte di giovedì santo sognai mio padre. Il sogno che ho fatto stanotte è stato talmente forte e denso di significato che ho persino sognato di raccontarlo più volte. Ecco il sogno.
Seguo a distanza una persona che non conosco. Nel mentre questa presenza arcana entra in una chiesa, intravedo il profilo della sua lunga coda, come di una grossa lucertola. Mi prende il panico: il diavolo in chiesa! Entro anch’io trepidante e curioso. Lo vedo camminare incerto, la coda occultata non so dove.
A quella presenza, nello stesso momento in cui è entrata, gli si è appicciata una persona alle spalle che gli impedisce di entrare nella chiesa – siamo in un salone affrescato dal quale attraverso un’arcata a destra si entra nella navata centrale della chiesa -.
Osservo le due figure, ora in tandem, e quella che segue, vestita di bianco, ha i capelli raccolti sul retro e un viso sorridente, mentre l’arcana presenza grugnisce. La scena ora cambia, vedo quella presenza bianca seduta per terra, con le spalle premute sulla parete; con le braccia aperte racchiude tra le mani un tubo d'intensa luce all’interno del quale c'è il volto contorto del demone, aperto in una smorfia come una maschera da teatro greco, che viene rivoltata su se stessa, come se fosse nel cuore di un tornado. La presenza bianca si esprime in un linguaggio strano, una nenia, forse aramaico, poi a un tratto solleva le mani e scaraventa per terra la luce. Si spalanca una voragine profonda, vedo demoni che fuggono sul fondo mentre piomba su loro l’intruso.
Piano piano la voragine si chiude. Quell’uomo, che ora vedo con nettezza, è ancora seduto per terra. Bagnato come un pulcino per il sudore. Anzi per terra è tutto un acquitrino come se avesse piovuto. Tale e tanta deve essere stata la fatica. Lo prendo per le braccia e lo sollevo da terra, e quando è in piedi lo stringo, forte, forte. Abbracciato a lui, ondeggio un po’ sopra il punto in cui si era chiusa la voragine. Solo in quel momento mi viene da dirgli: “ma tu sei Gesù, solo Gesù vince il demonio”. Lui resta abbracciato a me e stavolta sorride.
Prima di svegliarmi, racconto questo sogno ad altri, a tutti quelli che incontro e nella mente tento di riportare all'indietro la pellicola, al viaggio iniziale, ma stavolta il nemico sulla soglia della Chiesa trova a sbarrargli la strada quell’anima bianca con i capelli sciolti e le braccia allargate, con la scritta: "Io sono la Via, la Verità, la Vita". Mi sveglio.
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