La scelta è stata compiuta dal presidente del Panathlon Club Taranto Magna Grecia Paolo Buglione di Monale e dai componenti del Consiglio Direttivo, che hanno voluto attribuire l’importante riconoscimento ad un “virtuoso esempio di attività sportiva che, dal 1970, infonde valori educativi, fair play e recupero sociale attraverso la disciplina del pugilato”.
Il progetto Targhe Etiche è stato avviato dal Distretto Italia del Panathlon e prevede la realizzazione di una etichetta contenente la “Carta dei diritti del ragazzo nello sport” e la “Carta dei doveri dei genitori nello sport”, che viene assegnata alle società più meritevoli per la successiva affissione esterna. La targa diventa, così, uno strumento di diffusione dei principi del Panathlon Internazionale e di promozione dei valori etici dell’organizzazione.
La cerimonia di consegna si è svolta sabato 5 maggio presso la sede della palestra di via Emilia a Taranto: oltre allo storico fondatore e Maestro benemerito Vincenzo Quero, ed ai figli tecnici Cataldo e Cosimo, hanno presenziato il presidente del Panathlon Taranto Magna Grecia, Paolo Buglione, il vice Gennaro Esposito, i consiglieri Pasquale Pignatelli ed il responsabile della comunicazione Leo Spalluto, i presidenti della Federboxe regionale Nicola Causi e il delegato provinciale Mariangela Spinosa, gli atleti del settore agonistico e giovanile, i loro genitori ed i tanti appassionati. “Questo riconoscimento da parte del Panathlon, associazione di valore culturale-sportivo – ha evidenziato il Maestro Vincenzo Quero – inorgoglisce la nostra società e costituisce uno stimolo a proseguire nell’attività intrapresa quasi mezzo secolo fa con l’obiettivo formativo attraverso la boxe”.
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Durante la cerimonia di premiazione l’impegno etico della Quero-Chiloiro, di fronte il Panathlon, è passato attraverso la lettura delle “Targhe”. Il compito è spettato alla baby atleta Martina Sportillo che ha declamato la “Carta dei diritti del ragazzo nello sport” ed alla mamma di due atleti, Anna Antonazzo, che ha passato in rassegna la “Carta dei doveri dei genitori nello sport”.
L’incontro è stato arricchito dall’attuazione del progetto “Panathlon Friendly Games”, ovvero un modello sportivo accessibile a tutti, che contiene i valori di apprendimento delle discipline e del concetto di rispetto dell’avversario attraverso un percorso ludico-formativo. Nella concretezza il settore giovanile della Quero-Chiloiro si è cimentato in un percorso di apprendimento sportivo che racchiude l’essenza dell’etica. Tale percorso era svuotato dell’imperativo agonistico, trasmettendo la purezza della filosofia aggregativa. Ai protagonisti il Panathlon ha consegnato maglietta e spilla ufficiale del suo movimento internazionale.
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