Lettera di san Giacomo 4,1-10.
Carissimi, da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra?
Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete;
chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri.
Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitar e in noi?
Ci dà anzi una grazia più grande; per questo dice: Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia.
Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.
Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori, o irresoluti.
Gemete sulla vostra miseria, fate lutto e piangete; il vostro riso si muti in lutto e la vostra allegria in tristezza.
Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 9,30-3
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse.
Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà».
Essi però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni.
Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo lungo la via?».
Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande.
Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro:
«Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato»
Santa Rita da Cascia, tu la Santa dell’impossibile. Io mi rivolgo a te perché aiuti Giuseppe Conte nell’impresa di accettare e di reggere il governo dei pupi. Grazie!
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Io ho accolto Gesù bambino da dieci anni.
Gesù adulto dei vangeli è troppo complesso per me, ancòr oggi. Godo della presenza del Gran Giocattolaio, che ogni giorno mi dà motivo per preoccuparmi e poi la risoluzione del problema in modo sorprendente.
L’ultimo intoppo, ieri: il codice pin del nuovo bancomat, che avevo registrato e scordato. È riemerso con la collaborazione della bancaria e di mio fratello. Direte: stai rincretinendo. Esatto. Ma, fin chè qualcuno starà insieme a me non avrò male. E Gesù bambino non mi lascerà solo: non abbandonarmi in tentazione e liberami dal Maligno.
Sapete il significato zumero di pin? Lo possiamo leggere in gisPI-apin:
gisPI-apin
a part of the seeder plow (barig, ’36 liters in Old Sumerian period’, + ‘plow’)[1].
Il solco apin ha due sponde, ap –di apertura- in –corrente il lunghezza-. La parte pi diventa corrente, in, in lunghezza.
Ho scontato 17 giorni senza usare il bancomat ed ora sono a posto.
[1] Halloran: 216.

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