Bergoglio, in una lettera alla popolazione cilena diffusa dai vescovi del Cile, fa 'mea culpa': "Ci sono state situazioni che non sapevamo vedere e sentire. Come Chiesa non potevamo continuare a camminare, ignorando il dolore dei nostri fratelli e sorelle. Uno dei nostri principali difetti e omissioni: il non saper ascoltare le vittime. Sono state tratte conclusioni parziali, dove mancavano elementi cruciali per un discernimento sano e chiaro. Con vergogna devo dire che non abbiamo sentito e non abbiamo reagito in tempo".
"Tutto il processo di revisione e purificazione che stiamo vivendo - scrive il Papa - è possibile grazie allo sforzo e alla perseveranza di persone concrete, le quali anche contro ogni speranza e discredito, non si sono stancate di cercare la verità". Il Papa pensa "alle vittime degli abusi sessuali, di potere e d'autorità e a coloro che a suo tempo hanno creduto loro e le hanno accompagnate. Vittime il cui grido è arrivato al cielo". (Adnkronos)
Sostieni Agorà Magazine I nostri siti non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore

 (Copia).jpg)

