Oggi, (ieri ndr) il giudice, accolta la richiesta del PM, lo ha condannato a 4 anni e 8 mesi.
«Giusta condanna. Chi colpisce un operatore delle forze dell’ordine, merita una sanzione doppia perché colpisce sia l’uomo che l’Istituzione – commenta Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) – nel mese di marzo risposi all’eurodeputata Forenza che aveva preso le difese del manifestante, a suo dire, ‘vittima di una repressione solo perché stava esprimendo dissenso che non doveva essere criminalizzato’. Come allora, torno a dire anche oggi, che quando il dissenso diventa violenza va necessariamente criminalizzato e quella di oggi è la risposta che stavamo aspettando».
Le violenze subite dal Carabiniere sono state ricostruite grazie anche ad un video che riprese l’intera scena e diventò virale sul web.
«Questo – continua Paoloni – ribadisce per l’ennesima volta quella che da anni è la proposta del Sap: telecamere su ogni divisa, cella di sicurezza e auto di servizio per rendicontare le azioni di Polizia. Le telecamere non perdonano. Una condanna a 4 anni e 8 mesi credo ne sia la valida testimonianza, così come credo sia una valida risposta a quella politica di cui fa parte anche l’eurodeputata Forenza, che ancora si ostina a volere i numeri identificativi: uno strumento oramai superato che sta a cuore al partito dell’antipolizia poiché utile solamente per avere più poliziotti alla sbarra e, di conseguenza, da mettere alla gogna per avere argomenti degni delle più becere e ideologizzate strumentalizzazioni».
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