Sono felice della pubblicazione di ‘Anima, etetimo zumero’[1].
Vorrei animare i lettori a collaborare allo sviluppo dell’archeologia del linguaggio.
Ribadisco la richiesta di segnalarmi ogni eventuale pubblicazione che mi sia sfuggita.
- Sono in errore quando scrivo di essere il primo a proporre la sillabazione a.nim.a confortata dalla sillabazione a.min.a?
- Sono il primo a proporre la lettura circolare presente agli scrittori antichi, ignota ai moderni?
- Volete sviluppare anche voi l’archeologia del linguaggio per convincervi che ogni parola sviluppa significati apparenti e nascosti, come con anima-amina?
a.nim.a significa ‘acqua. principe. seme’. A.min.a significa ‘seme. duplica. seme’.
Amina, a proposito, è nome arabo[2]. Aminah ‘sentirsi sicuro’ è il nome della madre di Maometto. In zumero diventa aminah. La sicurezza poggia su h di hubur.
Io animo senza rossore. Io vi evidenzio il rossore nascosto dentro la coda introiettata nell’uruburu, il serpente uruburus che nasconde la coda.
Il rossore dell’oroborosh[3].
Il 4 giugno 2018, ringraziavo GESH.BU, ‘Albero. conoscenza’, di avermi rivelato ‘la coda’ di orobo-rosh.
Avevo individuato il sintagma perfettamente simmetrico, principale espressione zumera (che non riuscivo a significare): rush-shur il 29 maggio.
È a tema[4] il rosso, secondo me[5]: ovvero la parola rossor[6] ed il suo etetimo[7].
Dimostrerò che rush (shu.r[8]) ha 4287 anni almeno.
Ero lontanissimo col pensiero dall’identità tra l’alchemico medievale oroboro, il serpente che si morde la coda, col zumero uruburu, che solo io sostengo così [Come si nota, le città uru, che vivevano isolate, restano unite da ubu [ASH, Uno d’origine]. Altra cosa è oroborosh, ‘il serpente con la coda fuori’, che notavo da –sh, ‘vita-morte’.
Bene.
Il vangelo contiene la parabola della vigna che chiude con:
Non avete forse letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo;
Perciò ho estratto le mie 60 pagine su Rabbunì, Rabboni.
-La pietra scartata dai costruttori è diventata testata d’angolo- per me significa: il maestro, rabbi vel rabbunì in ebraico, non è più maestro per i contemporanei. Non solo: l’espressione ebraica, che radica nella zumera, non viene letta così da nessuno.
Adesso, osserviamo la coda, lat. coda, var. pop. di cauda [lo Zingarelli 2018], zum. kud.a, ‘seme. taglio’ [Halloran: 149]: rosh di orobo-rosh.
Rosh esposto è ‘sacroru vita-mortesh’.
Il serpente può stare con la coda fuori: oroborosh, e con la coda dentro: oroborosh-shor. Il rossor sparisce.
Come oggi accade di continuo.
[1] http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=26974:anima-etetimo-zumero&Itemid=713
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Amina_(nome)
[3] http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=25945:il-rossore-dell-oroborosh&Itemid=713
[4] Legame, ma, della connessione, te, in zumero.
[5] Me pronome personale è esattamente il me di Zumer = ‘profumo (resh) nel cammino (er) della parola (me) della luna En zu’.
[6] Rossor, zum. rushshur. A circolo, intorno a O vel U, di shsh, rumore sibilante del serpente, vita-morte, in O di rr.
[7] Etimo dell’etimo.
[8] Letto via lettura circolare di ru.sh.