L’azienda giustifica le scelte delle scorse ore con una presunta “obsolescenza” di alcune postazioni tecnologiche; in realtà ad essere considerati “obsoleti” sono uomini in carne ed ossa, che le precedenti proprietà hanno spremuto e che ora Mittal considera inutili, da buttare via. E fra i “sommersi” sono finiti padri di famiglie monoreddito con diversi figli a carico, uomini con posizioni economiche e personali complicate. Tutto questo, l’aspetto umano del lavoratore, all’azienda non interessa: il lavoratore è la rotella di un ingranaggio e niente di più. Al lavoratore non resta che sfogare la propria rabbia sui colleghi più fortunati, i “salvati”. Un “delitto perfetto”, in cui l’azienda vince sempre.
Questo è il risultato della scellerata decisione del governo Lega-5 Stelle di cedere una fabbrica da 11.000 dipendenti a una multinazionale. Lo abbiamo ripetuto innumerevoli volte in questi anni: una multinazionale è interessata esclusivamente ai profitti, e valuta tutto – uomini compresi – in base ad essi. Abbiamo sotto gli occhi la drammatica dimostrazione di questo principio: persone ridotte – per dirla con le parole di Papa Francesco – a “scarti”.
Di fronte a tutto questo non si può restare immobili. I rappresentanti del territorio in Parlamento, tutti esponenti del Movimento 5 Stelle, hanno il dovere di chiedere al loro governo, al loro Ministro del Lavoro, che cosa sta succedendo all’Ilva di Taranto, e quali criteri sono stati adottati per scegliere le persone da mandare in Cigs. Al momento nessuno di loro ha detto una parola: quando intendono svegliarsi?
Ma soprattutto si deve pretendere dal governo che non ci siano “sommersi”, cioè che a tutti i dipendenti Ilva venga trovato un lavoro il prima possibile, come prevede lo stesso contratto siglato dal governo con Mittal. In caso contrario la situazione per il territorio diventerebbe tragica: migliaia di persone andrebbero ad aggiungersi agli attuali disoccupati.
I soldi per farlo ci sono! Basta smettere di regalare miliardi ai ricchi con la flat tax e i condoni fiscali, e anzi tassare le grandi ricchezze come sta facendo il governo spagnolo.
Rifondazione Comunista Taranto