Ci sembra infatti di assistere ad un copione già più volte replicato, anche se con l’ingaggio di qualche nuovo attore: un tavolo tecnico si riapre per analizzare una questione che è in piedi da anni e su cui si è ormai detto e scritto tutto, la cui soluzione richiede solo l’espressione di una chiara e decisa volontà politica.
I cittadini, i comitati, le associazioni, i movimenti politici che in questi anni si sono battuti contro la realizzazione di questo progetto chiedono una cosa sola: che dalle parole si passi finalmente ai fatti.
Senza proclami, senza titoli in prima pagina, senza tardive dichiarazioni d’intenti, attendiamo di leggere un atto formale che ponga la parola fine a questa vicenda.
Quanto ai metodi con cui questo ennesimo tavolo viene convocato, non possiamo non rilevare che ancora una volta le decisioni verranno prese a porte chiuse e che nessun canale di interlocuzione è stato aperto nei confronti delle popolazioni: evidentemente nessun suggerimento, nessun apporto, nessun confronto, nessun chiarimento risulta gradito.
Ne prendiamo atto.
Silvia Biasco e Gregorio Mariggiò
Co-portavoce dei Verdi di Manduria.