La Bandiera Blu è il riconoscimento internazionale che viene assegnato ogni anno in 49 paesi europei ed extra-europei alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.
E’ un riconoscimento importante perché avviene con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell'ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE (Fondazione per l’Educazione Ambientale) riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale per l’educazione ambientale e l’educazione allo sviluppo sostenibile, ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale.
Pulsano la merita la bandiera blu perché è da sempre sinonimo di sole, di mare, di spiaggia, ma anche di natura, per il verde della pineta alle spalle del litorale che circonda antiche ville e masserie lasciando spazio a vigneti dalle uve pregiate prodotte dai nostri agricoltori.
Una battaglia, quella per il riconoscimento della bandiera blu che parte per me da lontano, con la ferrea opposizione ad un tipo di porto turistico che avrebbe distrutto il nostro mare incontaminato, con la tutela dell'ambiente, ma anche in difesa dei pescatori, alloggiati con le loro barche fin dal 1700 nella omonima baia.
Pulsano e le sue dune coperte di vegetazione che si espande come in un reticolo di canali con i suoi percorsi naturalistici in mezzo alla pineta può attraverso questo riconoscimento costruire il rilancio di un paese intero e della sua economia.
Ma dobbiamo lavorare tutti insieme nella stessa direzione, maggioranza ed opposizione, come ho sempre predicato, perché la bandiera blu non è un riconoscimento politico, ma un riconoscimento sociale, che può portare vantaggi a tutti, anzitutto ai giovani.
La ribalta nazionale è il volano del nostro paese e della sua economia.