E’ quato ha dichiarato oggi Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, dopo la conclusione del Consiglio dei ministri. “Oggi abbiamo esaminato gli ultimi 4 decreti”, ha precisato Poletti, “ma avevano alle spalle i precedenti”.
Sui controlli sul posto di lavoro è stata realizzata una “norma chiara e definita” che tiene conto però anche del “rispetto della privacy”.
Con gli ultimi 4 decreti approvati oggi “abbiamo portato a termine un processo di riforma che ha grandissimo rilievo e in tempi estremamente rapidi” ha chiarito anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vicenti, presente anche lui alla conferenza stampa a Palazzo Chigi.
In quanto alle ‘dimissioni in bianco’, quelle che alcuni datori di lavoro facevano firmare senza data all’assunzione – spesso a donne – per poi ‘usarle’ quando faceva più comodo, queste non saranno più possibili: le dimissioni saranno valide solo se stilate su un modulo datato scaricabile solo dal sito del ministero del Lavoro. “La richiesta di dimissioni deve essere fatta sulla base di un modulo che va scaricato dal ministero del lavoro” e che riporta la data, spiega Poletti, “se non hai quelli, le dimissioni non sono valide”. Questo, ha sottolineato il ministro, è “un dato di civiltà importante”.
Infine sulla Naspi, ovvero gli ammortizzatori sociali permanenti in caso di perdita di lavoro, “abbiamo esteso ad 1,4 milioni di lavoratori che prima non avevano la copertura degli ammortizzatori sociali, quelli che lavorano in aziende da 5 a 15 dipendenti, che oggi hanno la copertura”, poi “con il riordino e i risparmi realizzati con questa operazione abbiamo stabilizzato in termini definitivi il finanziamento per la Naspi a 24 mesi per tutto il futuro. Lo avevamo per il 2015, 2016 e 18 mesi nel 2017 perché non avevamo copertura economica: con questo intervento abbiamo portato la copertura economica piena e quindi la Naspi sarà a 24 mesi in maniera stabile”. agenzia Dire www.dire.it