“Le intenzioni dell’Italia sono roboanti (decarbonizzazione, efficienza, sicurezza energetica, mercato interno dell’energia, ricerca, innovazione e competitività) ma la sostanza non convince la Ue, segno evidente che sul tema della sostenibilità ambientale abbiamo molto da fare”.
Lo afferma Antonfrancesco Venturini, capolista dei Popolari per l’Italia e vice presidente, alle prossime elezioni europee, nel collegio Italia Centro.
Il Piano Nazionale Integrato per l'energia e il clima (PNIEC) proposto dalla nostra Nazione, per il rispetto dell’accordo di Parigi, non raggiunge la sufficienza, anzi. Secondo le valutazioni dell’European climate foundation, l’Italia si posiziona solo al 17° posto su 28 Paesi.
L’obiettivo è quello di creare uno strumento legale e programmatico che possa combinare gli obiettivi degli accordi di Parigi (2015), con i 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, per creare un mercato unico dell’energia europea che possa rendere l’Unione europea leader, a livello mondiale, nel campo dell’energia rinnovabile.
Se è vero che al momento quasi nessuno raggiunge la sufficienza (solo la Spagna fa eccezione, seguita da Francia e Grecia...), è altrettanto vero che l’Italia non può fare finta di nulla. Non avendo risorse energetiche proprie e avendo il turismo come asset principale del Pil, più che un’esigenza, il rispetto dei parametri di difesa dell’ambiente dallo sfruttamento energetico è un imperativo categorico.
Come Popolari per l’Italia lo diciamo convintamente: il percorso di integrazione comunitaria necessita di uno scatto di coraggio e determinazione perché possa essere portato ad effettivo compimento; e alcuni temi fondamentali come l’energia, la sicurezza, la difesa dei confini, la tutela dell’ambiente meritano un impegno più deciso, e con proposte concrete".