Tra i problemi maggiori di questo comparto ci sono senza dubbio le condizioni delle imbarcazioni, che hanno un’età media di 30 anni. Imbarcazioni così datate non solo risultano insufficienti a garantire condizioni di lavoro dignitose ai pescatori, ma sono anche particolarmente inquinanti.
Ecco perché al Parlamento europeo mi sto battendo perché con il nuovo programma #Feamp sia possibile assegnare dei fondi Ue mirati alla riqualificazione della flotta della piccola pesca. Si tratta di una misura necessaria per dare maggior dignità a chi lavora ogni giorno in condizioni spesso precarie e anche per ridurre i livelli di Co2 nell’atmosfera, che ha effetti devastanti sulla biomassa degli oceani.
Ovviamente l’acquisto di nuove imbarcazioni non dovrà incidere sulla capacità totale di pesca né violare i limiti alla potenza del motore previsti dalle attuali norme.
Come dico sempre, la sostenibilità ambientale può e deve andare di pari passo con la sostenibilità economica dei nostri piccoli pescatori. Basta fare in modo che le regole siano intelligenti ed efficaci. E non ottuse e inutili come purtroppo lo sono state in Ue per troppo tempo.