Come è già accaduto per i rappresentati delle parti sociali e del comparto difesa, che sono stati convocati. Ciò detto, prendiamo atto che l’attuale esecutivo vuole evitare il confronto con i rappresentanti dei poliziotti, comprimendone ipso facto la funzione.
Nonostante la nota di richiesta inviata al Presidente del Consiglio il 24 settembre ad oggi il comparto sicurezza continua ad essere ignorato dall’attuale compagine Governativa.
Se per questo Governo la sicurezza è una priorità, allora lo dimostri con i fatti. Sono numerose le questioni per le quali vi è necessità di confronto: dalla politica dei redditi al rinnovo del contratto di lavoro, i mezzi, le dotazioni, gli organici, il mancato pagamento degli straordinari e l’ulteriore finanziamento del II° decreto correttivo al riordino delle carriere e delle funzioni e, una necessaria più moderna e stringente politica legislativa, che ci tuteli maggiormente dagli inevitabili rischi legati alla nostra mission e al nostro lavoro, anche al fine di rendere più efficace l’operatività del servizio che rendiamo a cittadini e paese.
Se le nostre istanze dovessero restare inascoltate, non accetteremo in silenzio l’evidente tentativo di comprimere il ruolo sindacale, sociale e istituzionale del movimento Sindacale dei Poliziotti e ci sarà una sola strada da percorrere, la mobilitazione generale in tutti i luoghi di lavoro e le manifestazioni di piazza.
Gli uomini e le donne in uniforme che ogni giorno pattugliano le strade, le città e le infrastrutture strategiche del paese per garantire la sicurezza di tutti, meritano risposte e il dovuto riconoscimento “sociale e sindacale” del proprio ruolo che, non può essere legato alle abituali parole di circostanza, servono atti e fatti.
F. Romano Siulp
S. Paoloni Sap
G. Tiani Siap
V. Mazzetti Fsp Polizia