ANNO XIX Gennaio 2025.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 24 Dicembre 2019 04:39

Un Natale per riflettere, senza frizzi e amenità, sul nostro essere cristiani

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Ognuno di noi affida il Natale al proprio simbolismo, per me cattolico il Natale lo correlo alla natività di Cristo, il figlio venuto dal macrocosmo per perdonare gli uomini traditori. Ognuno di noi si approccia al Natale con la proprià interiorità, intimità.

Ma pecca di sensibilità, quella che in ognuno di noi deve essere fonte inesauribile per la traslazione del corpo da materia informe in spiritualità divina. La strada della Conoscenza dobbiamo assurgerla dal nostro cuore. Tutti gli aspetti culturali legati alla Natività, riportano ad una riflessione interiore che ognuno di noi può vivere liberamente come 
propria esperienza cognitiva, indipendentemente dalle proprie 
convinzioni e dai propri percorsi di vita. La Natività è il Mistero ultraterreno più straordinario sia nella sfera individuale che universale ed ha insita in sé la ricchezza del suo significato cristiano.
I simbolismi del Natale, si carpiscono quando la natura terrena e celeste si compensano nella vostra anima, e assumono la semantica del “Sacro”.
La Natività è la risultanza concatenata di elementi, che riflettono la nascita Umile del
Bambino della Mangiatoia, mandato sulla terra per redimere gli uomini peccatori. Simbolismi che
trovano significato, nel cuore e 
nell’animo di ognuno di Noi.
Il Natale ci da le formule esoteriche affinché ogni uomo sia in grado di trovare quella Luce interiore che ci permettono di essere tutt'uno con il macro cosmo. Il Natale non è solo esibizionismo eccentrico dell'opulenza consumistica, dobbiamo ripensare ad un Natale diverso ad una festa a cadenza annuale che ciclicamente torna ogni 25 Dicembre. Allunghiamo lo sguardo all'orizzonte, e apriamo il nostro cuore verso gli invisibili di cui il mondo e pieno, privati dei loro diritti che vivono nella 
speranza di essere liberati dalle catene dello sfruttamento e della 
schiavitù; persone che aspirano ad esser accettate e amate come esseri umani ricchi di dignità in attesa che tra le 2 sponde venga posto il ponte su cui defluiscono diritti e opportunità aspetti basilari per l'animale bipede raziocinante.
Il Simbolismo del Natale annuncia questo amore salvifico e noi abbiamo il compito di trasmetterlo in ogni contesto che viviamo.
Sappiate che esiste una zona grigia del mondo dove vivono milioni di 
umini, donne e addirittura bambini schiavi del nostro superfluo benessere. Noi siamo esseri complici della negazione della dignità della persona umana, l’ossessione del profitto 
economico e l’efficientismo della tecnologia sempre più espansiva, mettono a rischio i ritmi 
umani della vita. Il tempo del riposo, soprattutto quello domenicale, è destinato a noi perché possiamo godere di ciò che non si produce e non 
si consuma, non si compra e non si vende, e invece vediamo che 
l’ideologia del profitto e del consumo ha ridotto anche questa festa a un mero mercimonio. La nostra ossessione di accaparrare sempre più denaro, senza badare al modo di fare soldi e come  spenderli, è per questo 
che lavoriamo?
Il consumo ci sta divorando e ci trasforma in esseri ingordi. Ricordate che l’ingordigia del consumare, provoca spreco, è una azione compulsiva che, ci rende uomini schiavi nuoce al lavoro vero e aliena la nostra vita. Imparate a comprare prodotti ecosolidali che sono realizzati senza lo sfruttamento di esseri umani. Se siamo oculati nelle nostre scelte gli imprenditori senza scrupoli sono costretti a fare un passo indietro.
La schiavitù moderna è il flagello dei nostri tempi è presente in larga 
scala ad ogni latitudine del pianeta. La crisi economica ha accentuato 
questa piaga criminale non più appartenente a sperduti villaggi ma 
presente anche nelle nostre città. Dietro ogni lavoratore con cui 
quotidianamente ci interfacciamo si nasconde una sofferenza.
Non giriamoci dall'altra parte, impariamo ad ascoltare il grido di 
allarme che i lavoratori sfruttati ci lanciano e le parole non dette da 
quei lavoratori schiavizzati terrorizzati di perdere quel minimo di sostentamento.
E' nostro compito FFrr. e SSrr. sostenere quelle Organizzazioni e persone di Buona Volontà che si sacrificano per individuare quell'esercito di invisibili a cui sono stati negati trattamenti umani e il riconoscimento dei loro diritti, caliamoci nei loro panni e IMPEGNAMOCI a ridare loro 
la dignità di esseri umani che loro simili gli hanno rubato.
Siamo alle porte del Natale, con i suoi significati ancestrali, ormai 
relegati al becero rito del consumismo. Si avvicinano le icone ripetitive del periodo: Alberi, Presepi, figuranti con barbe posticce ed abito rosso ad ogni angolo della strada, i bimbi si apprestano a preparare i 
dolci per l'uomo con la slitta in arrivo. Nella sete di apparire cerchiamo almeno noi uomini dall'animo sensibile, 
di non dimenticare le valenze profonde del momento. Questo Natale che sta arrivando è più povero, lavoratori dell'Ilva senza futuro, la Whirpool decisa a lasciare l'Italia, i lavoratori di Auchan che lottano con i denti per impedire il ridimensionamento del personale, facciamo sentire la nostra vicinanza a questi padri che trascorreranno il Natale in azienda.
Uniamoci per essere parte di una grande Famiglia, consolidata 
dall'Uguaglianza, vivificata dalla Fratellanza, rischiarata dalla 
Libertà, e sia questo 2020 un anno di felicità e riflessione per 
ciascuno di voi e e per chi vi è più caro.

A Natale ricordiamo qualcosa di assai concreto ed importante per gli uomini, qualcosa di essenziale per la fede cristiana, una verità che si riassumo in queste poche parole:

"Nella Mangiatoia un UOMO NUOVO umile è nato per salvare l'uomo dal male del consumismo."
Aprite la porta del vostro Cuore e lasciatelo entrare i suoi raggi di Luce illumineranno il vostro animo.

Auguri di un Caldo Natale

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